“Si sono particolarmente aggravate le condizioni di salute del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano, assistito presso Villa Sacro Cuore di Triuggio”. Così si esprimono attraverso un comunicato il card. Angelo Scola, amministratore apostolico dell’Arcidiocesi di Milano, e mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano. I due prelati invitato “la comunità diocesana e coloro che lo stimano a pregare per lui in quest’ora di prova”.
Il card. Tettamanzi si era ritirato a Villa Sacro Cuore di Triuggio il 28 giugno 2011, quando aveva lasciato la guida pastorale dell’arcidiocesi ambrosiana dopo nove anni.
Sacerdote dal 1957
Nato a Renate, vicino Milano, nel 1934, fu ordinato sacerdote nel 1957 dall’allora arcivescovo di Milano, Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI. Collaboratore sui temi bioetici di Giovanni Paolo II, nel 1987 è nominato rettore del Pontificio Seminario lombardo di Roma, lavorando anche al servizio della Curia Romana e della Conferenza episcopale italiana.
Alla guida di tre diocesi
Nel suo percorso pastorale ha guidato tre diocesi. Nel 1989, anno in cui viene consacrato vescovo a Milano dal card. Carlo Maria Martini, è nominato alla guida dell’arcidiocesi di Ancona-Osimo.
Nell’arcidiocesi marchigiana resta fino al 14 marzo 1991, giorno del suo 57esimo comoleanno, quando viene nominato segretario generale della Cei. Nel 1995 viene nominato alla guida dell’arcidiocesi di Genova, succedendo al cardinale Giovanni Canestri dimessosi per raggiunti limiti d’età.
Nel capoluogo ligure rimane fino all’11 luglio 2002, papa Giovanni Paolo II lo trasferisce all’arcidiocesi di Milano, succedendo al cardinale Carlo Maria Martini, dimessosi per raggiunti limiti di età. Resterà alla guida dell’arcidiocesi fino al 28 giugno 2011, quando nell’incarico gli subentrerà il cardinale Angelo Scola.
Il card. Tettamanzi non termina però la sua attività. Il 24 luglio 2012, infatti, viene nominato amministratore apostolico di Vigevano, dove rimane fino al 20 luglio 2013.