“Quelle immagini non possono che provocare sconcerto e dolore, soprattutto dalla violenza che si è manifestata. E la violenza non è accettabile da nessuna parte”: lo dice il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin riferendosi allo sgombero di piazza Indipendenza, avvenuto giovedì scorso. Nello stesso giorno, il porporato era di rientro da Mosca, dove ha incontrato il presidente Putin e il patriarca Kirill.
Il segretario di Stato Vaticano è arrivato questa mattina al Meeting di Rimini organizzato da Comunione e Liberazione per chiudere la 38esima edizione della kermesse intervenendo all’Auditorium Intesa Sanpaolo B3 per l’incontro intitolato “L’abbraccio della Chiesa all’uomo contemporaneo”.
Sullo sgombero
Interpellato dai giornalisti in merito ai metodi della polizia che ha usato gli idranti contro i rifugiati accampati nella piazza dopo lo sgombero dell’ex palazzone Isrpa, il cardinale ha affermato che “probabilmente” ci si poteva pensare prima: “È tutta una polemica e questo a me dispiace. Se invece ci mettessimo un po’ più tranquilli a pensarci alle cose, forse riusciremmo a risolverle, perché soluzioni ce ne sono, non mancano”.
“Da quello che ho visto e da quello che ho letto, credo che ci sia la possibilità di fare le cose un po’ meglio: fare le cose bene, perché ci sono le regole“, ha aggiunto il porporato riportato da Vatican Insider. “Adesso per esempio ho visto che ci sarà questo impegno a trovare per queste persone delle abitazioni alternative prima di arrivare a questi estremi. Penso che se c’è buona volontà si possono trovare le soluzioni senza arrivare a queste manifestazioni così spiacevoli”.
Sul terrorismo
In merito alle minacce al Papa e al Vaticano da parte di jihadisti vicini all’Isis, il cardinale ha commentato: “Ho visto ieri il video che hanno trasmesso in televisione” e “non possono non preoccupare, soprattutto per questo odio insensato che c’è”, ma “credo che in Vaticano non ci sono misure addizionali. Per quanto io sappia, si continua con lo stesso livello di attenzione e di sicurezza che c’è stato in questi tempi”. Lo riporta il Sir.
Nella stessa sede del Meeting oggi alle 17 si parlerà di Siria con Jospeh Fares, direttore dell’ospedale italiano di Damasco, Lucia Goracci, corrispondente della Rai da Istanbul e il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco. Introdurrà la conversazione Giampaolo Silvestri, segretario generale della Fondazione Avsi.