Il Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, il Card. Fernando Filoni, ha trascorso la giornata di domenica 21 maggio nella nuova creata il 1° aprile. La città si trova in cima a una piccola montagna nel sud est della Guinea Equatoriale, Stato dell’Africa Centrale affacciato sul golfo di Guinea. La Guinea Equatoriale è uno dei più piccoli stati in termini di superficie e il più piccolo per popolazione: l’estensione del territorio è inferiore ai 30mila km² e conta solo 675mila abitanti, secondo le stime Onu di qualche anno fa.
L’omelia nella Cattedrale
Per l’inaugurazione della nuova diocesi di Evinayong, creata il 1° aprile, domenica scorsa il Card. Filoni, ha presieduto la santa Messa nella Cattedrale cittadina con la presa di possesso del primo Vescovo, ordinato il giorno precedente a Mongomo, S.E. Mons. Callixto-Paulino; nel pomeriggio, il porporato ha incontrato il clero, i religiosi e le religiose della nuova diocesi.
Nell’omelia riportata da Fides, prendendo spunto dalla prima lettura della Messa, il Prefetto del Dicastero Missionario ha ricordato il dovere della Chiesa di evangelizzare: “Predicare Cristo è la missione della Chiesa, dalla quale nessuno è escluso, perché predicare Gesù è un impegno obbligatorio per tutti i battezzati”.
Quindi ha ricordato che nel 1645 i Cappuccini giunsero nell’odierna Guinea Equatoriale, seguiti dagli altri missionari, i Sacerdoti diocesani di Toledo, i Gesuiti, e soprattutto i Claretiani: tutti “hanno predicato qui Cristo, mostrandosi suoi fedeli testimoni…gettando le fondamenta della Chiesa in mezzo a voi”.
Oggi si apre un nuovo capitolo della Chiesa in Guinea Equatoriale, con questa nuova diocesi. “La Chiesa cattolica in Guinea Equatoriale, come ogni famiglia, aspetta dalla nuova Diocesi di Evinayong uno sviluppo generoso e un arricchimento spirituale, e nuovo slancio evangelizzatore” ha sottolineato, assicurando che “la nuova Diocesi non sarà lasciata sola, perché il Signore Gesù, ci garantisce la sua presenza costante”.
Rivolgendosi quindi a tutti i membri della nuova diocesi, il Card. Filoni ha ribadito: “essa è affidata alle vostre cure, dipende da voi come un neonato dipende dalle cure materne e paterne. Quale piccolo seme, la vostra nuova Diocesi è affidata a voi quali competenti agricoltori… In passato altri hanno già seminato e piantato la parola di Dio, ora tocca a voi di irrigare il campo per far germogliare e crescere il bene. Così, in quanto membri di questa Chiesa, contribuirete alla crescita di questa pianta che è la vostra Diocesi di Evinayong. Non seminate la zizzania in questo campo del Signore, cioè non seminate né la confusione, né odio o gelosia; non fate chiacchiere”.
Il Prefetto del Dicastero Missionario ha inoltre raccomandato: “Siete chiamati a essere buoni costruttori di questa nuova Chiesa. Costruite dunque sopra Cristo, il fondamento incrollabile. Portate alla costruzione di questa Chiesa la preziosità della carità fraterna, della comunione e dell’unità; usate quali pietre preziose il perdono, la solidarietà, la verità e la giustizia. Non apportate la discordia, o l’interesse personale e il peccato della menzogna. In questa opera di costruzione della vostra Diocesi, voi tutti siate collaboratori di Dio”.
Commentando quindi il brano evangelico del giorno, in cui risuonano le parole di Gesù “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti”, il Cardinale ha messo in evidenza che “il segreto di ogni cosa è l’amore per Cristo. La nostra missione cristiana e ecclesiale scaturisce da un profondo atto di amore, altrimenti essa si riduce a semplice attività sociale. Ogni impegno apostolico, ogni attività missionaria, ogni servizio nella Chiesa ha la sua origine nell’amore per Cristo, a cui nulla deve essere anteposto”.
L’incontro con il clero
Nel pomeriggio di ieri, il Card. Filoni ha incontrato il clero, i religiosi e le religiose, a cui ha ricordato: “Spetta a voi la grande sfida di avviare la nuova Diocesi, di mettere in piedi le strutture necessarie per l’organizzazione pastorale e amministrativa, nonché lo sviluppo dell’attività missionaria”.
Chiamati a vivere “fedelmente e con gioia”
Ha poi rivolto loro alcune raccomandazioni, insieme all’incoraggiamento, per affrontare le nuove sfide: il coinvolgimento di tutti, come primi collaboratori del Vescovo, per avviare e portare avanti la diocesi; la chiamata a vivere “fedelmente e con gioia” l’identità sacerdotale e religiosa; l’annuncio e la buona testimonianza di vita sul piano spirituale, morale e pastorale; la necessità di avere il cuore di Gesù, “cioè amare come Gesù ama, pensare come Gesù pensa, agire come Gesù agisce, servire come Gesù serve, in ogni momento della vita”.
“Per essere sempre vivi nella vita sacerdotale e religiosa sarà opportuno curare sempre la vostra formazione permanente” ha detto il Cardinale, che ha concluso ringraziando sacerdoti e religiosi “per lo zelo e per l’impegno instancabile che portate nell’evangelizzazione”, ed esortandoli con queste parole: “Andiamo avanti, animati dal comune amore per il Signore e per la Santa Madre Chiesa. Rimaniamo uniti nella preghiera. Ricordatevi: dipenderà da voi se volete costruire in Evinayong una Chiesa secondo il Cuore di Cristo”. Fonte: Agenzia Fides