Il Capodanno e le sue origini nel mondo

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Chi pensasse che il Capodanno è solo il passaggio dal 31 dicembre al 1 gennaio sbaglierebbe. L’origine di questa celebrazione ha radici lontane ma soprattutto molte leggende ne raccontano versioni a volte sbagliate. A inventare questa sono stati i romani, più precisamente Giulio Cesare che nel 46 a.C. inserì un nuovo calendario in cui fissava l’inizio dell’anno al primo gennaio modificando così le precedenti datazioni previste dagli egiziani.

Fino a quel momento la ricorrenza del Capodanno veniva celebrato in maniera diversa da ogni popolo secondo le antiche tradizioni delle civiltà. come i babilonesi che si dice lo festeggiassero in corrispondenza della prima luna nuova dopo l’equinozio della primavera. I celti invece aspettavano il 31 ottobre e gli anglosassoni fissavano il passaggio all’anno nuovo per il 25 marzo.

Fu nel 1691 che Papa Innocenzo XII decretò il 31 dicembre come unico appuntamento per tutti i popoli di fede cristiana. Si tratta del giorno che la Chiesa dedica a San Silvestro, il Pontefice che battezzò l’imperatore Costantino segnando così il passggio storico dalla Rooma pagana a quella cristiana. A loro si deve la prima Basilica di San Pietro e le successive di San Paolo fuori le mura, San Giovanni in Laterano e Santa Croce in Gerusalemme.

Da questo momento in poi il Capodanno è celebrato da tutti, cristiani e non, alla fine del mese di dicembre, e come è capitato per molte altre feste, le ricorrenze cattoliche sono entrate a far parte della tradizione laica. Non bisogna dimenticare però le ricorrenze di altre comunità come quella ebraica che celebra il Capodanno a settembre, le popolazioni cinesi che iniziano i festeggiamenti nel giorno della seconda luna piena dopo il 21 dicembre, o quello islamico che cade tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.

Hortensia Honorati: