“Questo Papa ha un carisma eccezionale, trascina la gente e non si può pensare di separarlo dal popolo. Proprio per questo, ho capito subito che con Papa Francesco bisogna saper improvvisare”. E’ quanto affermato da Maria Rosaria Maiorino, dirigente dell’Ispettorato Vaticano della Polizia, in un’intervista al settimanale Oggi. La responsabile del servizio che si occupa della sicurezza del Pontefice, in coordinamento con le Guardie Svizzere e la Gendarmeria, ha osservato che l’attuale vescovo di Roma è una persona “speciale” con una “luce particolare negli occhi”. “Ricordo che un nostro dipendente, nel salutarlo, gli ha chiesto una preghiera particolare – ha raccontato –. Il Santo Padre, che in un primo momento non aveva capito bene, dopo un po’ è tornato sui suoi passi e ha chiesto al nostro agente di ripetergli quello che gli aveva chiesto, assicurando che avrebbe pregato per lui”.
Maiorino ha ripercorso anche la sua prima “uscita” col Santo Padre, avvenuta nella parrocchia di San Michele Arcangelo, a Pietralata. “Mentre eravamo già in strada – ha spiegato – mi è arrivata la comunicazione che il Papa aveva saputo che nei pressi della parrocchia c’era un campo di rifugiati e avrebbe avuto piacere di visitarlo. In pochi minuti ci siamo inventati un servizio di sicurezza che permettesse al Papa di far visita ai rifugiati. Quel giorno ho avuto di nuovo la prova che il Santo Padre vuole esercitare il suo ministero così”. Riguardo ai dispositivi di sicurezza ha sottolineato che “i livelli di attenzione sono saliti in questo periodo e bisogna tener conto di ogni possibile scenario: dal pericolo di un attentato terroristico fino al fedele che, per entusiasmo, al passaggio del Papa lancia qualcosa o al pellegrino che si fa male contro le transenne”.