IL 2 MAGGIO LA CANONIZZAZIONE DI P. JUNIPERO SERRA: SARA’ IL PRIMO SANTO ISPANICO NEGLI USA

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Il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, durante la presentazione della Giornata dedicata al missionario spagnolo Junipero Serra che avrà luogo a Roma il 2 maggio nel Pontificio Collegio Americano del Nord, ne ha annunciato anche l’imminente canonizzazione. Papa Francesco infatti proclamerà santo il missionario francescano durante la sua visita negli Stati Uniti, il prossimo 23 settembre, davanti al Santuario nazionale dell’Immacolata Concezione a Washington. “Padre Serra era un uomo santo che ha portato la buona notizia dell’amore e della misericordia di Dio al continente Americano” ha affermato l’Arcivescovo di Los Angeles, Sua Ecc. Mons. Jose Gomez. “La canonizzazione di padre Serra – ha poi aggiunto l’Arcivescovo – sarà una grande benedizione”, confutando l’atteggiamento di qualche organizzazione che considera il religioso come collaboratore degli spagnoli contro gli indigeni.

P. Serra è invece considerato il protettore degli indigeni e per far conoscere a tutto il mondo l’importanza e la grandezza della sua opera di evangelizzazione l’Arcidiocesi di Los Angeles ha creato un sito internet. “Penso che sia speciale il fatto che il primo santo ispanico degli Stati Uniti sarà canonizzato sul suolo americano da Papa Francesco, che è il primo Papa dall’America Latina” ha specificato Mons. Gomez.

Fra Serra nacque a Petra di Maiorca in Spagna nel 1713, frate minore nel 1730, seguendo la sua vocazione missionaria nel 1749 si era imbarcato verso il nuovo mondo giungendo, a bordo della nave “Nostra signora di Guadalupe”, a San Juan di Portorico nell’ottobre di quell’anno, poi a dicembre a Vera Cruz, da dove a piedi era arrivato a Città del Messico. Da qui, dopo alcuni anni di servizio nel Collegio di San Fernando, era stato inviato nella Sierra Gorda di Queretaro. Tornato dopo nove anni di apostolato fra gli indigeni, era tornato a Città del Messico da dove era partito alla volta dell’Alta California, alla guida di un gruppo di 16 frati giungendovi nel luglio del 1767. “Si tratta di una figura di un grande apostolo delle Americhe, nei suoi fondamentali connotati spirituali e pastorali. Molto attuale la sua fama di santità e di segni. La stessa ‘Positio’ – l’indagine condotta dalla Congregazione per le Cause dei Santi – prospetta e delinea con solide prove l’ampiezza del culto, l’importanza pastorale dell’auspicata Canonizzazione, specialmente in relazione alle sfide della Nuova Evangelizzazione” ha affermato Padre Criscuolo, relatore generale della Congregazione per le Cause dei Santi, offrendo ai giornalisti una sintesi dell’indagine condotta dalla Santa Sede.

don Marco Mondelci: