Gesù oggi ci chiede di lasciare che Lui diventi il nostro re. Un re che con la sua parola, il suo esempio e la sua vita immolata sulla croce ci ha salvato dalla morte”. Nel giorno della solennità del Cristo Re, Papa Francesco nell'Angelus domenicale invita i fedeli a lasciarsi guidare dalla luce di Gesù Re dell'universo, che “indica la strada all’uomo smarrito, dà luce nuova alla nostra esistenza segnata dal dubbio, dalla paura e dalle prove di ogni giorno”. Non dobbiamo dimenticare, però, “che il regno di Gesù non è di questo mondo. Egli potrà dare un senso nuovo alla nostra vita, a volte messa a dura prova anche dai nostri sbagli e dai nostri peccati, soltanto a condizione che noi non seguiamo le logiche del mondo e dei suoi 're'. Una solennità, quella del Cristo Re, posta al termine dell'anno liturgico e che, spiega il Santo Padre, “ricorda che la vita del creato non avanza a caso ma procede verso una meta finale: la manifestazione definitiva di Cristo, Signore della storia e di tutto il creato. La conclusione della storia sarà il suo regno eterno”.
Al di sopra del potere politico
Legato, insultato, accusato e condotto dinanzi alle autorità di Gerusalemme. Questa è l'umiliante condizione di Gesù dopo il suo arresto nel Getsemani. E, alla domanda di Pilato se lui sia un re, Gesù risponde “che il suo regno non è di questo mondo”, per poi dire al procuratore romano: “Tu lo dici: io sono re”. Cristo non ha ambizioni politiche, ha sottolineato il Pontefice. “Per Gesù il regno è un’altra cosa, e non si realizza certo con la rivolta, la violenza e la forza delle armi”, tanto da dire ai discepoli: “Se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei”. Gesù, ha detto ancora Papa Francesco, “vuole far capire che al di sopra del potere politico ce n’è un altro molto più grande, che non si consegue con mezzi umani. Lui è venuto sulla terra per esercitare questo potere, che è l’amore, rendendo testimonianza alla verità”.
“Dio vuole stabilire il suo regno di amore”
La verità divina testimoniata da Gesù “in definitiva è il messaggio essenziale del Vangelo: 'Dio è amore' e vuole stabilire nel mondo il suo regno di amore, di giustizia e di pace. E questo è il regno di cui Gesù è il re, e che si estende fino alla fine dei tempi. La storia ci insegna che i regni fondati sul potere delle armi e sulla prevaricazione sono fragili e prima o poi crollano. Ma il regno di Dio è fondato sul suo amore e si radica nei cuori – il regno di Dio si radica nei cuori –, conferendo a chi lo accoglie pace, libertà e pienezza di vita. Tutti noi vogliamo pace, tutti noi vogliamo libertà e vogliamo pienezza. E come si fa? Lascia che l’amore di Dio, il regno di Dio, l’amore di Gesù si radichi nel tuo cuore e avrai pace, avrai libertà e avrai pienezza”.