Ad Haiti nella violenza delle bande armate resiste un’eroica realtà della sanità cattolica. L’ospedale Foyer Saint Camille di Port au Prince. A riferire la tragica situazione degli ultimi mesi all’agenzia missionaria vaticana “Fides” è padre Robert Daudier. Racconta il direttore dell’ospedale: “L’emergenza causata dalla violenza delle bande armate ha messo in ginocchio e costretto a chiudere diversi ospedali haitiani”. Il missionario Camilliano lancia l’allarme per il drammatico aumento dei casi di colera. E spiega che “moltissime donne incinte sono state accolte per dar loro la possibilità di partorire i loro bambini in sicurezza“. Succede molte volte che le partorienti, prima di arrivare al Foyer si rivolgano ad altri ospedali. Ma questi, rimasti senza gasolio, non hanno la possibilità di far funzionare le loro sale operatorie o le loro attrezzature. E di conseguenza non possono prendersi cura di loro. E i bambini muoiono ancor prima di nascere.
Colera ad Haiti
In occasione della Giornata Internazionale dei Bambini con Disabilità, il direttore dell’ospedale cattolico ha riunito nel Foyer Bethléem di Port au Prince “i nostri 100 bambini disabili fisici e mentali gravi. Per far sentire loro un po’ più di calore umano”. Il forte aumento di casi di colera ha portato alla riapertura del reparto. Che “purtroppo è già stracolmo, soprattutto di bambini”, sottolinea ilpadre Robert Daudier