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“Guariti si misero a servirlo”, incontro dei carismatici in Umbria

[cml_media_alt id='9476']martinez[/cml_media_alt]Gioia. L’inizio e la fine dell’appuntamento regionale umbro del Rinnovamento nello Spirito è caratterizzato da questa parola, che ha accompagnato l’intera giornata fatta di momenti di preghiera, confronto, celebrazione eucaristica, appuntamenti conviviali. La domenica dedicata al tema “Guariti si misero a servirlo” è stata l’occasione per guardarsi negli occhi, sentire la Parola, viverla insieme. Un appuntamento sostanzialmente laico, seppur immerso nella fede. Il Rinnovamento è così: un fiume di persone di ogni età che si incontra in Cristo, con l’obiettivo dichiarato di viverlo ogni momento della giornata, nei luoghi di lavoro come nella famiglia; un approccio dove l’altro non rappresenta l’estraneo ma il fratello da toccare, da guarire, così come Gesù faceva. Le mani del Messia che tolsero la febbre dal corpo della suocera di Pietro, che salvarono il servo del centurione, che guarirono i lebbrosi diventano le mani del vicino di posto, della signora accanto.

Ecco, la lebbra oggi – ha sottolineato don Aldo Buonaiuto nella sua catechesi, che è stato il momento centrale della mattinata – non è più solo quella fisica, codificata da accertamenti medici, ma è quella dell’anima, ancora più pericolosa perché non dichiarata e spesso non riconosciuta. Una malattia che non è visibile dall’esterno ma che subdolamente si impadronisce dell’essere umano convincendolo di essere padrone della propria vita. Un peccato grande quello del delirio di onnipotenza dell’uomo, che pensa di poter decidere tutto sulla sua esistenza. E addirittura prova a gestire la fede scegliendo quale messaggio del Vangelo meglio si adatti alle sue esigenze momentanee. Tutto questo è il frutto malefico del grande illusionista, satana, che prova continuamente a convincere l’uomo di poter fare a meno di Dio.

La preghiera carismatica, fatta di parole e suoni, ha coinvolto le centinaia di fedeli presenti in un cammino di consapevolezza, di umiltà, di ascolto della parola di Dio. E la seconda parte della giornata, dopo la Messa, ha visto la preghiera di guarigione davanti al Santissimo Sacramento, alla presenza del vescovo di Terni mons. Giuseppe Piemontesi, del presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez e di Tarcisio Mezzetti (che per la prima volta in assoluto si trovavano insieme in un incontro carismatico). Martinez ha chiuso l’appuntamento sottolineando come servano due punti cardini per un cammino di fede sia esso in comunità o nella famiglia: la stabilità e il perdono. [cml_media_alt id='9475']rinnovamento1[/cml_media_alt]

Quando si giustifica la fine di un rapporto mettendo avanti il cosiddetto “bene dei figli” è perché non si ha il coraggio di perdonare l’altro, che è invece il modo per tenere unita la famiglia. Un concetto forte, espresso proprio nel fine settimana in cui Papa Francesco ha condotto il Sinodo dei vescovi sulla famiglia. I carismatici di tutta Italia si sono infine dati appuntamento entro la fine dell’anno per incontrarsi e tracciare le linee guida del futuro, con la consapevolezza che la Parola di Dio va letta, vissuta ma anche proposta, in una nuova evangelizzazione di cui il mondo ha estremo bisogno.

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