La decisione del Presidente Trumo di riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato d'Israele “mosra che purtroppo gli Stati Uniti d'America si sono allontanati dal loro messaggio di protezione dei diritti umani”. E' quanto afferma il Patriarca maronita, Bechara Boutros Rai, nel suo tradizionale messaggio di Natale.
La “politicizzazione della giustizia”
Come riporta l'Agenzia Fides, lel suo intervento, il Primate della Chiesa maronita si è soffermato anche su alcune delle emergenze politiche e sociali che affliggono il Paese dei Cedri. Il Patriarca Rai, facendo riferimento implicito al processo per calunnia che ha colpito il noto giornalista televisivo Marcel Ghanem – reo di aver ospitato un rappresentante saudita che aveva rinnovato in diretta pesanti accuse di terrorismo contro il Partito sciita libanese Hazbollah – ha attestato che “i libanesi temono una deriva autoritaria in termini di libertà dei media e la loro restrizione per motivi politici”, denunciando anche il pericolo di una “politicizzazione della giustizia”. Tra le altre cose, il Patriarca maronita ha definito “inaccettabile” che il 58% dei rifugiati siriani accolti in Libano (più di un milione) vivano in estrema povertà, anche a causa della latitanza o dello scarso contributo offerto della comunità internazionale per affrentare e risolvere la questione dei profughi fuggiti dalla Siria negli anni del conflitto.
Condanna da tutti i leader religiosi
Nei giorni scorsi, il patriarca Rai ha convocato un summit intereligioso, un vertice islamo-cristiano con l'obiettivo di esprimere un'unica posizione circa la scelta di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. A prendere parte al vertice, organizzato nella sede patriarcale di Bkerkè, tutte le principali comunità religiose del Libano. Tra gli altri anche il Gran Mufti sunnita Abdellatif Daryan, il Mufti Kabalan in rappresentanza dei musulmani sciiti, il Catholicos armeno apostolico Aram I, il rappresentante dei drusi, il Patriarca siro cattolico Ignatius Youssif III Younan, il Patriarca cattolico greco-melkita Youssef Absi e anche il rappresentante dei drusi. Rai, nel suo intervento, ha ribadito la necessità di applicare tutte le risoluzioni internazionali che riconoscono e tutelano il profilo unico e lo statuto speciale di Gerusalemme, città santa per gli ebrei, i cristiani e i musulmani di tutto il mondo. Il Mufti della Repubblica libanese Daryan, sottolinea invece la propria opposizione “ai processi di giudaizzazione di Gerusalemme“, confermando il sostegno ai palestinesi “nella loro lotta per la giustizia” e nel loro “legittimo diritto alla resistenza”.