“Il Giubileo è un momento cruciale per promuovere il territorio e le nostre eccellenze storiche, artistiche, culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche”, afferma il presidente di Visit Emilia. Simone Fornasari sottolinea l’opportunità turistica connessa a questo grande evento. Si stima saranno migliaia i pellegrini a transitare il prossimo anno sulle vie antiche dell’Emilia, battute fin dal Medioevo, diretti a Roma per il Giubileo 2025. Questo il tema dell’incontro organizzato da APT Emilia-Romagna durante l’edizione del Salone del Camper da poco conclusa a Parma. Il confronto è stato condotto dal direttore di Visit Emilia Pierangelo Romersi. Con la partecipazione del comune di Fidenza, capofila del progetto “Cammini di Visit Emilia e la Via Francigena verso il Giubileo 2025”, finanziato da Visit Emilia.
Verso il Giubileo
Tra i percorsi più amati e via di pellegrinaggio più importante insieme a Santiago de Compostela, la Via Francigena accompagna i viaggiatori per oltre mille chilometri attraversando il cuore degli Appennini nelle province di Parma e Piacenza. Giunta alle porte della città, dove il percorso tocca Piazzale delle Crociate e Piazza Cavalli, risale il torrente Nure. E si immerge tra boschi e campagne per raggiungere il Castello di Paderna, l’Abbazia di Chiaravalle della Colomba e infine il Duomo di Fidenza (Parma). Questa da millenni è stata tappa obbligata, oltre ad un’occasione di sosta, per tutti coloro che intraprendevano il lungo viaggio verso Roma. Dell’importanza che ancora oggi la città ricopre ne è profondamente convinta Maria Pia Bariggi. Secondo l’assessore alla Cultura e alla Scuola di Fidenza ad essere espresso è “il valore del Cammino come crocevia di luoghi e incontro delle diversità“. La libera percorrenza delle Vie è stata possibile nei secoli “grazie a fondamentali periodi di pace”. In vista del Giubileo, Fidenza lavora all’organizzazione di due importanti iniziative in programma nel 2025. Ossia la Festa Internazionale della Storia dedicata al primo Giubileo del 1300 e la quarta edizione del Festival della Via Francigena dal titolo “L’orizzonte è Roma”, che coinvolge i Cammini italiani ed europei. Ed è proprio guardando agli esempi fuori dai confini nazionali che nasce la riflessione sulla salute dei nostri, meritevoli di particolare attenzione riguardo manutenzione, cura e implementazione dei servizi di accoglienza.
Ostello
Fidenza ha inaugurato lo scorso 1° aprile un ostello con 10 posti letto, zona cucina e lavanderia comuni, dotato di sistema di check-in gestito interamente tramite App. La struttura ha registrato già 600 pernottamenti al termine dell’estate, ma ancora molto si può fare in particolare per coloro che si spostano in camper, come rileva il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali che nel comune piacentino in Val Trebbia, attraversato dall’antica Via degli Abati, registra un aumento degli appassionati del cosiddetto turismo lento, in cerca della tranquillità che offre l’Appennino lontano dal caos della città, e un rinnovato interesse verso i cammini spirituali. La Via degli Abati, definita anche “Francigena di montagna”, è un antico itinerario alto medievale seguito dai monaci del Monastero di San Colombano (PC) diretti alla Città Eterna, che da Pavia conduce fino a Pontremoli. Lungo il tragitto accoglie i suoi avventori a Bobbio, eletto tra i Borgo più Belli d’Italia nel 2019, con il suggestivo Ponte del Diavolo e l’Abbazia di San Colombano, uno dei più importanti centri monastici d’Europa; 190 chilometri complessivi costituiti da mulattiere, carrarecce e brevi tratti asfaltati. Qui costituiscono due strutture ricettive fondamentali l’area camper da 70 posti, già in funzione, che oggi ospita 4000 camper all’anno e sarà oggetto di implementazione, e un ostello gestito dal Comune con 48 posti letto. Si riassume allora nell’accoglienza l’insieme degli sforzi e delle iniziative che le diverse realtà coinvolte sui cammini storici dell’Emilia si propongono di mettere in campo in vista del Giubileo 2025. Occorre integrare i servizi di base mantenendo prezzi contenuti per andare incontro allo stile di viaggio dei camminatori, sottolinea l’Associazione Via degli Abati, responsabile della manutenzione dei percorsi. Prestando attenzione anche alla categoria di quelli che lungo i cammini si muovono su due ruote.