Giubileo, Spallanzani: “Pronti all’arrivo di 30 milioni di pellegrini”

Sinodo

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Presidi sanitari per il Giubileo. Roma e il Lazio, con l’arrivo di 30 milioni di pellegrini, “possono contare sullo Spallanzani” per il rischio focolai da malattie infettive. Parola di Angelo Aliquò, da quasi un anno alla guida dell’Irccs visto che ai primi di agosto 2023 prese in mano la struttura che è stata il baluardo contro la pandemia Covid. Usciti dall’emergenza lo Spallanzani ha accelerato su tanti fronti sanitari, non dimenticando mai la sua identità nella ricerca. “Con la Regione Lazio abbiamo concordato il Piano di malattie infettive, con il nostro Seresmi (Servizio regionale per epidemiologia, sorveglianza e controllo delle malattie infettive) che fa capo alla Regione – cercheremo gli indizi che possono indurre il sospetto di casi di malattie infettive.

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Prevenzione

Ad esempio – spiega il direttore generale Aliquò all’Adnkronos – per il morbillo, che oggi vive una recrudescenza importante in Europa, ma anche da noi con molti adulti non vaccinati”. Poi “c’è anche la pertosse che spaventa. Ma saremo vigili anche sull’aviaria H5N1, che non perdiamo di vista con il nostro osservatorio epidemiologico e con la ricerca, e tutte le arbovirosi“. “Le malattie infettive, a differenza di altre si devono cercare – sottolinea Aliquò -. Se ci occupassimo di ortopedia dovremmo aspettare l’arrivo dei traumi. Noi invece dobbiamo intercettare prima i segnali di una possibile epidemia e porre rimedio”. Parliamo di Dengue, aviaria, ma anche di virus Zika e Chikungunya: “Stiamo portando avanti programmi di ricerca anche con la collaborazione di privati. Perché sappiamo che in questo campo le conoscenze non si sommano, ma si moltiplicano. Se un centro privato ha isolato una parte di un virus ma non può studiarlo, noi possiamo intervenire e affiancarlo in questo lavoro di indagine”.  

Foto: Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma

Giubileo e sanità

Accanto alle malattie infettive e alle arbovirosi che riemergono, lo Spallanzani non lascia la sua storica battaglia contro l’Hiv e l’Aids. Si è conclusa la European Testing Week dedicata all’Hiv: “Stiamo lavorando con i nostri scienziati e i partner internazionali per l’eradicazione dell’Hiv, che oggi si cura, ma che un domani sarà sconfitto”, è convinto il Dg. La sfida oggi per lo Spallanzani è anche combattere le infezioni correlate all’assistenza, un problema sempre più urgente legato all’antibiotico-resistenza e ai “superbatteri“. “Stiamo lavorando su questo problema che sta diventando la più grande epidemia per i sistemi sanitari“, riferisce Aliquò. Anno Santo: dalla Regione Lazio 155 milioni di euro per potenziare la sanità.

Giacomo Galeazzi: