Nel segno del Papa buono: Giovanni XXIII in mostra

Memorie e cimeli nella residenza di Treponti di Rezzato (Brescia): uniforme militare, altare da campo, pagella scolastica, fotografie e quadri di grandi artisti

Giovanni
Foto © VaticanMedia
La memoria come lascito del pontificato di papa Giovanni. A dieci anni dalla canonizzazione di San Giovanni XXIII, Villa Torreggiani omaggia il Papa Buono con una straordinaria mostra. Ricca di eccezionali testimonianze inedite, cimeli e memorie appartenuti a Papa Roncalli. A cura di Emanuele Roncalli, giornalista, saggista e pronipote di San Giovanni XXIII e Michele Torreggiani, giornalista e presidente del Museo Nazionale di Storia Patria. La manifestazione si tiene fino al 31 dicembre nei saloni della prestigiosa residenza di Rezzato (Brescia). L’esposizione intende focalizzarsi su tre aspetti della vita di Angelo Giuseppe Roncalli, il Papa del Concilio, della Pacem in Terris e della carezza ai bambini. Villa Torreggiani a Treponti di Rezzato costituisce un monumento storico. Dopo essere stata per anni un complesso militare, nel 1882 fu trasformata in villa su progetto della Famiglia Massardi. Incaricata anche della costruzione dell’Altare della Patria a Roma. E’ dunque attorno al periodo militare di Angelo Giuseppe Roncalli che si snoda anzitutto la mostra. Che vede esposta per la prima volta l’Uniforme della Croce Rossa Italiana ed alcuni oggetti a destinazione religiosa, donatigli dai soldati feriti sotto le Sue cure.

L’impronta di Giovanni

A corredo della manifestazione, le tavole originali di Walter Molino. Raccontano la vita di Papa Giovanni E sono in prestito all’Associazione Amici di Papa Giovanni di Bergamo.  Particolare Il materiale fotografico proveniente dall’Archivio della Croce Rossa Italiana di Bergamo Hinterland relative all’Ospedale Cri di Porta Nuova a Bergamo, dove Roncalli, promosso Cappellano Militare con il grado di Tenete, forniva assistenza religiosa e morale ai militari ricoverati coordinava l’assistenza alle famiglie dei soldati, agli orfani ed ai profughi e dirigeva l’ufficio diocesano per la raccolta di notizie sui prigionieri di guerra, dal 1916 al 1919. Il secondo tema su cui è incentrata la mostra riguarda l’aspetto più intimo del pontefice, ovvero la sua famiglia. Per la prima volta, grazie al pronipote Emanuele Roncalli, vengono così esposte le preziose lettere originali inviate dai genitori al futuro Papa, tutte di inizio ‘900, assieme a documenti straordinari e originali ma visti prima: l’atto di battesimo, la pagella scolastica del piccolo Angelo Giuseppe Roncalli, la cartella delle udienze del papa, un libro sugli Stati Uniti appartenuto al pontefice, medaglie commemorative e altre testimonianze uniche. Il terzo tema riguarda l’attaccamento del Pontefice all’Arte. Nella Pinacoteca sono esposte opere che hanno come un soggetto prevalente Giovanni XXIII. Lavori unici di artisti importanti tra cui Manzù ad Annigoni, Treccani, Sassu, Conversano, Bueno, Fiume, Bonalumi, solo per citarne alcuni. La mostra ha ottenuto il patrocinio dell’Esercito Italiano del quale San Giovanni XXIII è Patrono e dalle Repubbliche di Bulgaria e Romania dove è stato Delegato. Inoltre la rassegna viene  patrocinata anche dal Nunziatura Apostolica di Francia.