Giordania, fondata la prima rete di istituti universitari islamici e cristiani del mondo arabo

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La prima rete di collegamento permanente tra istituzioni e centri di studio universitari islamici e cristiani operanti nei Paesi arabi è stata appena inaugurata ad Amman, capitale della Giordania, Stato del Vicino Oriente nella penisola araba.

Il convegno di Amman

L’iniziativa è stata promossa durante il convegno di Amman (3-6 maggio 2017) organizzato dal Centro internazionale per il dialogo Kaiciid e dal Diyar Consortium, un’organizzazione ecumenica luterana.

Per concordare strategie collaborative contro i settarismi e le radicalizzazioni, Diyar e Kaiciid hanno riunito ad Amman i rappresentanti di istituzioni accademiche islamiche e cristiane di livello universitario dislocate nei Paesi arabi, per cercare di favorire percorsi d’istruzione religiosa aperti al pluralismo culturale e sensibili alla promozione del bene comune e dei diritti di cittadinanza.

Il ruolo cruciale delle istituzioni universitarie di carattere religioso nel contrastare o nel fomentare le manipolazioni di contenuti teologici e dottrinali – è stato evidenziato al convegno riportato su Fides – viene da tempo chiamato in causa negli interventi di leader politici e analisti che si interrogano su come uscire dai conflitti di matrice settaria che tormentano la regione.

Le facoltà coinvolte

La rete coinvolge 15 organismi accademici universitari con sede in 9 Paesi arabi, tra i quali figurano il College of Sharia and Islamic Studies (Qatar), la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Giordania, l’Istituto Domenicano per gli Studi Orientalil e l’Evangelica Theologica Seminary del Cairo (Egitto), il dipartimento di studi religiosi dell’Università Notre Dame (Libano), l’Università Ez-zitouna (Tunisia), l’Università islamica Abdullah bin Yassin (Mauritania). I rappresentanti delle istituzioni presenti hanno messo in cantiere un programma triennale di incontri e sessioni di lavoro volti a sviluppare le linee guida delineate durante le giornate del convegno.

 

 

Edith Driscoll: