Si è svolta ieri a Ladispoli l’inaugurazione della sartoria ecosolidale “Fili di speranza“. L‘arte di cucire nuove speranze. Torna la sartoria “missionaria” a Ladispoli, in provincia di Roma. Per aiutare le donne in difficoltà e insegnare l’arte di cucire nuove speranze. “Fili di speranza” è un laboratorio di sartoria ecosolidale nato a Ladispoli dalla collaborazione tra l’associazione Terra e Missione Aps e la Confraternita Santa Maria del Rosario. Che inaugura le attività con il secondo corso gratuito di cucito. Pensato come opportunità per rispondere ai bisogni concreti nati dentro la crisi con gli strumenti della cooperazione e della solidarietà. Il progetto è patrocinato dal Comune di Ladispoli.
Generosità e condivisione
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di prendere dimestichezza con le macchine da cucire eseguendo capi completi. Gonna, pantalone, t-shirt. Ma anche tessere nuove opportunità per ricominciare e dare spazio alla creatività. Grazie al supporto della Caritas diocesana e del Ciofs Fp Lazio Ets, a tutte le iscritte verrà rilasciato un attestato di frequenza. Oltre all’aiuto nella redazione del curriculum. E all’attività di accompagnamento nella ricerca di lavoro. L’inaugurazione è avvenuta ieri pomeriggio nei locali di Santa Maria del Rosario a Ladispoli, in via Odescalchi 181. Presenti monsignor Albero Mazzola, vicario generale della diocesi di Porto-Santa Rufina. Rappresentanti dell’amministrazione comunale. E le volontarie del progetto. All’evento hanno preso parte le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret. Che hanno presentato il nuovo progetto per la promozione della donna “Fils de l’Espérance”. Avviato insieme alla Fondazione Thouret a Ngaoundal, in Camerun. Un gemellaggio che ha permesso alle donne di trovare uno spazio comune. Per confrontarsi, concepire e realizzare nuove idee e nuovi progetti. Nel segno della speranza.