“È un’idea buona, perché la gente semplice può capirla, perché è un linguaggio vero, proprio, ma vicino alla gente”. E’ il commento di Papa Francesco sulla nuova versione italiana della “Bibbia Parola di Dio, traduzione interconfessionale in lingua corrente”. Questa mattina il Pontefice ha ricevuto in udienza i membri dell’Alleanza Biblica Universale per la presentazione dell’opera, frutto della collaborazione tra l’Alleanza Biblica Universale – Società Biblica in Italia e la Casa Editrice Elledici.
“La traduzione preparata da evangelici e cattolici della Bibbia in lingua corrente argentina – ha raccontato il vescovo di Roma – ha fatto tanto bene e fa tanto bene… Nelle missioni che facevamo nelle parrocchie a Buenos Aires andavamo sempre alla Società Biblica a comprare queste traduzioni. Mi facevano un bello sconto! Consegnavamo la Bibbia alla gente, e la gente la capiva. Capiva!”. La preparazione di una versione interconfessionale, secondo il successore di Pietro, “è uno sforzo particolarmente significativo, se si pensa a quanto i dibattiti attorno alla Scrittura abbiano influito sulle divisioni, specie in occidente”.
Il Papa ha evidenziato come questo progetto abbia permesso ai suoi curatori di “intraprendere un cammino comune per qualche decennio”, “affidando il cuore agli altri compagni di strada” e “superando sospetti e diffidenze, con la fiducia che scaturisce dall’amore comune per la Parola di Dio”. L’augurio del successore di Pietro è che la Bibbia interconfessionale, presentata “con il beneplacito della Cei e della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia”, spinga “tutti i cristiani di lingua italiana a meditare, vivere, testimoniare e celebrare il messaggio di Dio”.