Categories: Chiesa Cattolica

Francesco: “Natale è il momento per curare tutte le ferite”

“Non ho voluto far passare questo mio secondo Natale a Roma senza incontrare le persone che lavorano nella Curia; senza incontrare le persone che lavorano senza farsi vedere e che si definiscono ironicamente ‘gli ignoti, gli invisibili’: i giardinieri, gli operai della pulizia, gli uscieri, i capiufficio, gli ascensoristi, i minutanti… e tanti, tanti altri”. Lo ha detto Papa Francesco nell’aula Paolo VI incontrando i dipendenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano per gli auguri di Natale 2014. “Carissimi dipendenti della Curia – ha esordito il Santo Padre – non disobbedienti della Curia, come qualcuno vi ha involontariamente definito commettendo un errore di stampa!”. Durante il suo intervento ha invitato i presenti a rileggere il discorso ai Capi dei Dicasteri e ai Superiori della Curia Romana – che ha incontrato oggi – nel quale li ha paragonati a “un Corpo che cerca sempre di essere più unito e più armonioso per rispecchiare, in un certo senso, il mistico Corpo di Cristo, ossia la Chiesa”.
Ha esortato i propri collaboratori ad accostarsi al Sacramento della Confessione “con animo docile, a ricevere la misericordia del Signore che bussa alla porta del nostro cuore, nella gioia della famiglia!”. “Ho voluto scegliere la parola ‘cura’ – ha affermato – come riferimento di questo nostro incontro”. Successivamente ha elencato alcuni aspetti che, a suo avviso, sono maggiormente da “curare”: la vita spirituale, la vita famigliare, i rapporti con gli altri, il parlare, “le ferite del cuore con l’olio del perdono”, il lavoro, “i fratelli deboli”… Inoltre il vescovo di Roma ha invitato i dipendenti della Santa Sede a “curarsi dall’invidia, dalla concupiscenza, dall’odio e dai sentimenti negativi”, “dal rancore che ci porta alla vendetta, e dalla pigrizia che ci porta all’eutanasia esistenziale, dal puntare il dito che ci porta alla superbia, e dal lamentarsi continuamente che ci porta alla disperazione”.

Il Pontefice ha poi raccomandato “a curare che il Santo Natale non sia mai una festa del consumismo commerciale, dell’apparenza o dei regali inutili, oppure degli sprechi superflui, ma che sia la festa della gioia di accogliere il Signore nel presepe e nel cuore”. Ha ribadito l’importanza di “curare la famiglia” che è un “tesoro”, così come “i figli sono un tesoro”. Giocare con i figli, ha sottolineato, “è tanto bello”, “è seminare il futuro”. Il Natale, ha continuato, è la festa della pace “che ha bisogno del nostro entusiasmo, della nostra cura, per riscaldare i cuore gelidi, per incoraggiare le anime sfiduciate e per illuminare gli occhi spenti con la luce del volto di Gesù!”. “Non voglio finire queste parole di augurio – ha concluso – senza chiedervi perdono per le mancanze, mie e dei collaboratori, e anche per alcuni scandali, che fanno tanto male. Perdonatemi”.

Stefano Cicchini

Recent Posts

Papa Francesco festeggia la Guardia di Finanza

Il Pontefice ha accolto in udienza i militari della Guardia di Finanza che festeggiano i…

21 Settembre 2024

Decreto Omnibus: in arrivo il Bonus Natale

Il decreto Omnibus prevede un bonus di 100 euro che verrà dato nella tredicesima solo…

21 Settembre 2024

Valastro (CRI) a New York: “Libertà e diritti umani vanno garantiti”

Inoltriamo il comunicato della Croce Rossa, arrivato a New York per seguire i lavori dell’Assemblea…

21 Settembre 2024

21 settembre: 34 anni fa l’assassinio del giudice Livatino

Il giudice Rosario Livatino, trentaquattro anni fa, fu vittima di un cruento agguato mafioso, mentre…

21 Settembre 2024

San Matteo, ecco cosa significa il suo nome ebraico

San Matteo, apostolo evangelista e martire. Palestina, ?-Etiopia?, I sec. Matteo o Levi (il suo…

21 Settembre 2024

“Egli si alzò e lo seguì” Il commento di mons. Angelo Spina

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 9,9-13 https://www.youtube.com/watch?v=Lh6FW3oObNQ   In quel tempo, mentre andava via, Gesù…

21 Settembre 2024