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Francesco in Egitto, ecco il programma. La famiglia Regeni: “Non dimentichi Giulio”

La Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto il programma ufficiale del viaggio di Papa Francesco in Egitto il 28 e il 29 aprile 2017. La partenza del Pontefice è prevista da Roma Fiumicino alle ore 10:45. Raggiungerà quindi l’aeroporto internazionale de Il Cairo alle 14:00 di venerdì 28. Qui si terrà l’accoglienza ufficiale, con la Cerimonia di benvenuto nel Palazzo presidenziale a Heliopolis. Seguiranno poi le visite di cortesia al Presidente della Repubblica e al Grande Imam di Al-Azhar. Ai partecipanti alla Conferenza Internazionale sulla Pace, Bergoglio terrà il suo primo discorso. Nel pomeriggio l’incontro del Papa con le autorità e la visita di cortesia a Sua Santità Papa Tawadros II, dove è previsto il secondo discorso di Francesco. La giornata di sabato 29 aprile inizierà con la celebrazione della Santa Messa. Quindi il pranzo del Santo Padre con i vescovi egiziani e il seguito papale. Nel pomeriggio l’incontro di preghiera con il clero, i religiosi e i seminaristi. Infine, la Cerimonia di congedo dall’aeroporto de Il Cairo, da dove Berogoglio partirà alle 17:00, con arrivo all’aeroporto di Roma Ciampino alle 20:30.

L’appello della famiglia Regeni

I genitori di Giulio Regeni, Claudio e Paola, durante una conferenza al Senato, hanno rivotlo un appello a Papa Francesco affinchè durante la sua visita in Egitto, non ignori la vicenda del ricercatore italiano torturato e ucciso. “Siamo sicuri – ha dichiarato la famiglia – che il Papa non potrà in questo viaggio non ricordarsi di Giulio, unendosi alla nostra richiesta concreta di verità per avere finalmente la pace”. E’ passato oltre un anno dal ritrovamento del corpo di Giulio Regeni al Cairo, “14 mesi surreali e pieni di dolore, che ci hanno obbligato a non abbassare mai la guardia” durante i quali dall’Egitto non sono ancora arrivate risposte soddisfacenti per l’individuazione dei killer. “Esigiamo la verità – ha aggiunto la mamma -, abbiamo diritto alla verità per la nostra dignità, ma anche per poter guardare a testa alta negli occhi i tanti giovani che in questi mesi ci hanno scritto e ci sono stati vicini”. Servono dunque “azioni – proseguono i genitori di Giulio – da parte delle istituzioni italiane ma anche europee. Italia e Europa devono essere al nostro fianco”, altrimenti, prosegue Paola Regeni, “se non andranno avanti nella ricerca della verità, che esempio daranno ai giovani dei valori dell’Unione Europea?”.

Un viaggio dedicato alla pace

Nel logo creato appositamente per la visita in Egitto, compaiono tre figure: l’Egitto, il volto del Papa e la colomba simbolo di pace. Elementi che si ritrovano anche nel motto dedicato al tema: “Il Papa di pace nell’Egitto di pace”. Lo Stato nordafricano è rappresentato dal Nilo, simbolo della vita, insieme alle piramidi ed alla sfinge, che evocano la storia del Paese. La Croce e la Mezzaluna, che campeggiano al centro del logo, rappresentano la coesistenza tra le varie componenti del popolo egiziano. Quindi, la colomba, con un duplice significato: rappresenta la pace, il dono più alto a cui tende ogni essere umano, ma anche il saluto delle religioni monoteiste.

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