Preceduto dalla testimonianza di un sacerdote e una religiosa, entrambi ormai anziani, dei tempi della persecuzione da parte del regime comunista, il Santo Padre ha stupito i fedeli radunati con un discorso fuori programma, a braccio.
Ispirato dalle letture vespertine e dalle testimonianze ascoltate Bergoglio ha fatto memoria della sofferenza che il popolo albanese ha patito durante la persecuzione, “un popolo di martiri” che ha saputo sopravvivere grazie alla fede dei martiri, la fede di chi ha trovato consolazione solamente nel Signore.
“Guai ai preti, ai sacerdoti, ai religiosi, alle suore, alle novizie, ai consacrati quando cercano consolazione lontano dal Signore! Io non voglio bastonarvi, oggi, non voglio diventare il boia, qui; ma sappiate bene, se voi cercate consolazione in altra parte, non sarete felici! Dio consola con la fortezza” così il Pontefice ha proseguito il suo discorso citando un brano tratto dalla seconda lettera ai Corinzi. Alle 18:30 incontrerà i bambini del centro Betania e una rappresentanza di assistiti di altri centri caritativi dell’Albania.
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