“Tutta la divina Rivelazione è frutto del dialogo tra Dio e il suo popolo, e anche la fede nella Risurrezione è legata a questo dialogo, che accompagna il cammino del popolo di Dio nella storia”. Così Papa Francesco nella Messa in suffragio dei cardinali e dei vescovi defunti nel corso dell’anno celebrata questa mattina nella Basilica Vaticana. Il Santo Padre ha officiato il rito in latino e con i paramenti liturgici rossi. “Non stupisce che un mistero così grande, così decisivo, così sovrumano come quello della Risurrezione – ha sottolineato – abbia richiesto tutto il percorso, tutto il tempo necessario, fino a Gesù Cristo. Lui può dire: ‘Io sono la risurrezione e la vita’ perché in Lui questo mistero non solo si rivela pienamente, ma si attua, avviene, diventa per la prima volta e definitivamente realtà”.
Il Vangelo appena ascoltato, ha poi affermato il Pontefice, “che unisce, secondo la redazione di Marco, il racconto della morte di Gesù e quello della tomba vuota, rappresenta il culmine di tutto quel cammino: è l’avvenimento della Risurrezione, che risponde alla lunga ricerca del popolo di Dio, alla ricerca di ogni uomo e dell’intera umanità”. Secondo il vescovo di Roma nell’annuncio “E’ risorto, non è qui” c’è la risposta, il fondamento, la roccia: “Non in discorsi persuasivi di sapienza, ma nella parola vivente della croce e della risurrezione di Gesù”. “La nostra preghiera – ha concluso il Papa – si arricchisce di sentimenti, di ricordi, di gratitudine per la testimonianza di persone che abbiamo conosciuto, con cui abbiamo condiviso il servizio nella Chiesa. Molti dei loro volti sono a noi presenti; ma tutti, ciascuno di essi è guardato dal Padre con il suo amore misericordioso”.