“Una tragedia, un crimine abominevole”. Lo dice Papa Francesco in un tweet sul suo account @Pontifex, pubblicato in occasione della Giornata internazionale contro l’uso dei bambini in situazioni di conflitto. “I bambini soldato sono derubati della loro infanzia, della loro innocenza, del loro futuro, tante volte della loro stessa vita. Ognuno di loro è un grido che sale a Dio e che accusa gli adulti che hanno messo le armi nelle loro piccole mani”, si legge nel tweet.
I bambini soldato sono derubati della loro infanzia, della loro innocenza, del loro futuro, tante volte della loro stessa vita. Ognuno di loro è un grido che sale a Dio e che accusa gli adulti che hanno messo le armi nelle loro piccole mani. #RedHandDay
— Papa Francesco (@Pontifex_it) February 12, 2022
La giornata internazionale contro l’uso dei bambini in situazioni di conflitto
La Giornata internazionale contro l’uso dei bambini in situazioni di conflitto – ricorda Vatican News – è stata indetta il 12 febbraio 2002, data in cui è entrato in vigore il Protocollo opzionale alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia che vieta il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati.
Onu: “Un fenomeno in crescita”
L’Onu, in occasione dell’odierna Giornata, sottolinea che nel 2020 sono oltre 8.500 i bambini soldato reclutati e impiegati in zone di guerra, un numero in aumento rispetto ai 7.750 casi registrati nel 2019. Oltre 93 mila i bambini soldato tra il 2005 e il 2020, solo due anni fa le Nazioni Unite hanno verificato 26.425 gravi violazioni. Quasi il 75% dei conflitti coinvolgono il reclutamento di minori e ben oltre la metà di questi ha incluso le bambine. Quello che subiscono i bambini sono forme estese di sfruttamento e abuso che diventa anche sessuale nel caso delle bambine. Il matrimonio precoce è un altro strumento favorito da alcune parti in conflitto: le ragazze sono costrette a sposare combattenti maschi adulti e a vivere sotto il loro controllo, spesso sottoposte a violenza sessuale quotidiana.