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Francesco ad Acilia: “Dobbiamo rispettare anche i nemici”

“Si deve pregare e rispettare le persone, tutte, anche i nemici“. E’ questa la risposta di Papa Francesco a una domanda di una bambina presente all’incontro con i bambini e i ragazzi del catechismo, con i giovani e quanti frequentano il Centro sportivo di Casal Bernocchi, nell’ambito della sua visita pastorale nella parrocchia San Pier Damiani di Acilia, parrocchia di cui ĆØ titolare il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, prossimo a lasciare il suo incarico per raggiunti limiti di etĆ , dopo due anni di proroga. Ad accogliere il Pontefice, oltre al card. Vallini, anche il vescovo ausiliare del settore sud, monsignor Paolo Lojudice e il parroco don Lucio Coppa.

L’incontro con i bambini

“Cosa puĆ² fare un bambino, un ragazzo per aiutare a salvare il mondo?”. Secondo Papa Francesco che ad Acilia ha risposto a questa domanda di una bambina, “si deve pregare e rispettare le persone, tutte, anche i nemici. “Vanno rispettate? PapĆ  mamma, nonno, nonna, vanno rispettai? E quelle persone che non conosco e abitano nel quartiere e le persone che abitano sulla strada? I barboni?”, ha domandato a sua volta Bergoglio ai bambini. “SƬ – ha poi scandito – tutte le persone vanno rispettate“. “E quello che non mi vuole bene – ha chiesto ancora il Papa nel campetto della parrocchia di San Pierdamiani – devo rispettarlo? Non sarebbe meglio dare uno schiaffo? Anche quello che non mi vuole bene devo rispettarlo”, ha affermato “E quello che mi ha fatto del male? Posso fare del male a lui? Telefonare alla mafia perchĆØ faccia qualcosa, si puĆ² farlo fare fuori dalla mafia? No – ha risposto il Papa a nome dei piccoli parrocchiani – anche quelli vanno rispettati”.

“I bambini possono aiutare GesĆ¹ a salvare il mondo”

I bambini possono aiutare GesĆ¹ a salvare il mondo se fanno i compiti, giocano e sono gioiosi, ha detto il Pontefice ai piccoli che erano presenti all’incontro ma, a questo, bisogna aggiungere la preghiera e il rispetto per tutti, ha sottolineato il Papa.Ā “Se io ho fatto i compiti e la mamma mi lascia andare a giocare con gli amici – ha spiegato ai bambini – ĆØĀ bello. Giocare aiuta GesĆ¹ a salvare il mondo. SƬ perchĆ© la gioia aiuta GesĆ¹ a salvare il mondo. Siate gioiosi. Questo possiamo fare per aiutare a salvare il mondo”.Ā “Certo – ha poi aggiunto il Papa – io quando avevo la tua etĆ  non ero bravo nel calcio e da noi quelli che non giocano bene si chiamano ‘gambadura’. Ero un ‘patadura’. Per questo facevo il portiere per non muovermi. E non ĆØ una parolaccia si puĆ² dire. Non ĆØ’ una parolaccia”. Parlando poi della sua vocazione, in risposta a un altra domanda di un ragazzino, il Papa ha detto cheĀ “ognuno di noi ha un posto. GesĆ¹ vuole che la maggioranza si sposino, siano laici. Alcuni invece sentono la chiamata per farsi suora o sacerdote. Noi eravamo 5 fratelli. PapĆ  lavorava. A quei tempi c’era lavoro. Mamma e papĆ  ci aiutavano.Ā E’ molto bello nella vita di essere sposati avere una famiglia. Nonni e zii. Ognuno ha dei genitori facciamo un applauso a tutti loro”.

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