Francesco: “A volte il cristiano si dimentica di Gesù”

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Tutti “sappiamo che quando non siamo in pace con le persone, c’è un muro. C’è un muro che ci divide. Ma Gesù ci offre il suo servizio di abbattere questo muro, perché possiamo incontrarci”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia mattutina a Casa Santa Marta. Il Pontefice ha commentato il Vangelo di Luca nel quale Cristo parla ai discepoli paragonandosi al padrone che rientra a tarda notte dalla festa di nozze e chiama “beati” i servi che lo aspettano svegli e con le lampade accese. Il Santo Padre ha sottolineato come il primo servizio che il Maestro fa ai cristiani sia quello di dare loro “l’identità”. “Quello che è venuto a fare Gesù con noi – ha spiegato – è darci cittadinanza, appartenenza a un popolo, nome, cognome”.

Il Salvatore, ha proseguito, “ci ha riconciliato con Dio: da nemici, amici; da estranei, figli”. L’importante, secondo il vescovo di Roma, è “aspettare Gesù” perché “chi non aspetta Gesù, chiude la porta a Gesù, non lo lascia fare quest’opera di pace, di comunità, di cittadinanza”. Il cristiano, inoltre, “è un uomo o una donna di speranza” che attende il Signore sebbene non sappia quando verrà a trovarlo. Infine il successore di Pietro ha rivolto una domanda che ogni cristiano dovrebbe porsi: “Aspetto Gesù? Come lo aspetto?”. Ha concluso osservando che il cristiano tante volte si comporta come il pagano che “si dimentica di Gesù, pensa a se stesso, alle sue cose” facendo “come se fosse un dio: ‘Io mi arrangio da solo’”.

Stefano Cicchini: