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Loreto, Fermo, Jesi: i progetti diocesani per le nuove fragilità

La risposta solidale della Chiesa alle nuove povertà provocate dalla pandemia. Sos fragilità: sempre più famiglie devono affrontare il disagio abitativo e occupazionale

“La fragilità appartiene a tutti“, ha ricordato papa Francesco. Da qui l’appello papale per una sinergia in grado di includere e sostenere le nuove fragilità. Nella società e nella Chiesa. Una cultura della vita “che continuamente affermi la dignità di ogni persona. In particolare in difesa degli uomini e delle donne con fragilità”. Va in questa direzione “Aiutare chi aiuta: un sostegno alle nuove fragilità di Caritas e Intesa Sanpaolo. A supporto del loro sforzo di dare risposta ai bisogni dei più fragili.Fragilità

in aiuto delle fragilità: Loreto

Il progetto “Rete di solidarietà” presentato dalla diocesi di Loreto prevede un Centro Ascolto. E l’attivazione di una Rete di Sussidiarietà. Con il coinvolgimento delle associazioni benefiche locali. E dei Servizi Sociali. Oltre al potenziamento del servizio mensa. E al consolidamento dell’attività dell’Emporio solidale. Affinché si possa incrementare del 30% il numero delle famiglie aiutate nella crisi Covid.Fragilità

Jesi

La diocesi di Jesi prevede, attraverso la progettualità “Fratelli tutti”, di agire su tre ambiti. Casa, lavoro e cibo. Anche attraverso la collaborazione tra diversi soggetti che operano nel territorio. In programma il rafforzamento del servizio di accoglienza per periodi da 15 giorni a 6 mesi. Con particolare attenzione ai più vulnerabili. Percorsi di formazione e orientamento al lavoro. Potenziamento del servizio mensa. Anche attraverso l’attività di recupero delle eccedenze alimentari sul territorio.Preghiera

Fermo

Due gli obiettivo del progetto “Domus” della diocesi di Fermo. Rafforzare il sistema di accoglienza con particolare attenzione a quella notturna. Sperimentare percorsi di autonomia abitativa. Con l’attivazione di housing first e housing led. Per  costituire un sistema di accoglienza e intervento. E per rispondere al disagio abitativo. Il progetto diocesano vedrà coinvolte strutture nel capoluogo fermano e a Civitanova Marche. Un piano a sostegno delle persone e famiglie in difficoltà. In situazioni acuite dall’emergenza sanitaria ed economica. Per offrire tempestivo sollievo a famiglie attraverso mense sociali. Assistenza domiciliare. Inclusione lavorativa. Tirocini. Borse di studio e lavoro. Soluzioni abitative.

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