Un religioso è il miglior insegnante della lingua – antichissima – degli aborigeni. Fra Steve Morelli, membro della Congregazione dei Fratelli Cristiani in Australia, è infatti stato insignito del prestigioso “Patji-Dawes” Award, il più importante premio australiano dedicato all’insegnamento delle lingue diverse dall’inglese. Lo annuncia una nota inviata all’Agenzia Fides dalla Conferenza episcopale dell’Australia, sottolineando che “preservare e promuovere le lingue dei primi popoli australiani è da sempre al centro dell’impegno del religioso. Il 76enne ha lavorato negli ultimi 30 anni, su richiesta degli anziani aborigeni locali, alla redazione di un dizionario e all’insegnamento della lingua locale del popolo Gumbaynggirr”. Il premio “Patji-Dawes” viene conferito ad esperti operanti nel territorio australiano che abbiano dimostrato eccezionali risultati nell'insegnamento delle lingue, all’interno di scuole, università o centri linguistici. Prende il nome dalla donna aborigena Patyegarang e dal tenente della prima flotta William Dawes, che rappresentano la prima testimonianza documentata di scambio linguistico tra indigeni e coloni.
Il premio
“Sono molto onorato di ricevere il premio, ma l'onore più grande è stato quello di poter lavorare con gli anziani e le comunità aborigeni locali, che hanno dimostrato grande orgoglio e rispetto per la loro eredità”, ha detto fra Morelli su Fides. Attualmente, il religioso dei Fratelli Cristiani opera nella diocesi di Lismore e si occupa anche di insegnare la lingua indigena presso il Centro Linguistico Aborigeno Muurrbay, nella città di Nambucca Heads. Il premio, si legge nella nota, arriva in un momento particolare: l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha infatti dichiarato il 2019 “Anno internazionale delle lingue indigene”, per sensibilizzare sul ruolo cruciale che gli idiomi giocano nella vita quotidiana delle persone. In Australia, delle originarie 250 lingue aborigene e degli isolani dello Stretto di Torres, appena 120 sono ancora parlate. Di queste, circa il 90% è considerato in pericolo di estinzione.