Turismo religioso e fede in vista del Giubileo. L’arcivescovo Rino Fisichella è il presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Al presule teologo il Papa ha affidato la preparazione dell’Anno Santo. “Il modo in cui si viaggia si venuto a modificare negli ultimi anni- osserva monsignor Fisichella-. Il pellegrino diventa sempre più turista e il turista pellegrino. Arrivano sempre meno gruppi organizzati. E sempre più persone singole. Dobbiamo quindi pensare a un’accoglienza valida sia per gli uni che per gli altri”. Si inserisce tra questi cambiamenti la riscoperta dei cammini. Che attraggono un numero sempre maggiore di viaggiatori.
Le priorità secondo mons. Fisichella
“Il mettersi in cammino– ha spiegato l’arcivescovo Fisichella – è un’esperienza che aggrega. Vivere il territorio camminando favorisce lo scambio e l’incontro. In vista del Giubileo bisogna puntare a valorizzare il tratto da Castel Sant’Angelo alla Porta Santa“. All’incontro nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Lateranense hanno partecipato rappresentanti ecclesiali, delle istituzioni. E operatori del turismo e dei pellegrinaggi. Tra gli interventi, quelli del cardinale vicario Angelo De Donatis. Dell’arcivescovo Rino Fisichella. Del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Tra i vari temi emersi, l’avvicinamento al Giubileo del 2025. In un momento in cui la Chiesa è impegnata nel cammino sinodale dedicato all’ascolto. La diocesi di Roma non dimentica di ascoltare una categoria molto importante per una città. E ricca di storia, arte, archeologia. Cioè li operatori del turismo e dei pellegrinaggi.