“Un cristiano che non custodisce il Creato, che non lo fa crescere, è un cristiano cui non importa il lavoro di Dio”. E’ quanto affermato da Papa Francesco nella Messa a Santa Marta. Il vescovo di Roma ha spiegato che la creazione di Dio non finisce perché Lui continuamente la sostiene. Esiste poi una “seconda creazione”, operata da Gesù, che viene a “ri-creare quello che era stato rovinato dal peccato”. Secondo il Pontefice il Signore “continua a lavorare e noi possiamo domandarci come dobbiamo rispondere a questa creazione di Dio, che è nata dall’amore, perché Lui lavora per amore”.
“Quando noi sentiamo che la gente fa riunioni per pensare a come custodire il Creato, possiamo dire: ‘Ma no, sono i verdi!’ No, non sono i verdi! Questo è cristiano! E’ la nostra risposta alla ‘prima creazione’ di Dio. E’ la nostra responsabilità”. Il Pontefice, inoltre, ha invitato i fedeli a seguire l’esortazione di San Paolo a lasciarsi “riconciliare con Dio” andando sulla strada della riconciliazione interiore, comunitaria, “perché la riconciliazione è opera di Cristo”. I cristiani, pertanto, sono chiamati a far crescere il Creato non rattristando lo Spirito Santo e non cacciandolo via: “è l’ospite del nostro cuore, quello che ci accompagna, ci fa crescere”. “Che il Signore – ha concluso – ci dia la grazia di capire che Lui” è all’opera “e ci dia la grazia di rispondere giustamente a questo lavoro di amore”.