Evangelii Gaudium: i “quattro princìpi” secondo Victor Gaetan

L'unità prevale sul conflitto, il tutto è superiore alla parte, il tempo è superiore allo spazio e la realtà è superiore alle idee

Gaudium
Foto © Saverio De Giglio

Il mandato missionario dell’esortazione Evangelii Gaudium. Victor Gaetan è corrispondente senior del National Catholic Register e si occupa di questioni internazionali. Scrive anche per la rivista Foreign Affairs e ha contribuito al Catholic News Service. È autore del libro God’s Diplomats: Pope Francis, Vatican Diplomacy, and America’s Armageddon (Rowman & Littlefield, 2021). In riferimento alla visita apostolica in Asia e Oceania, “le priorità diplomatiche del Papa, e anche gli effetti conseguiti, sono in evidenza durante tutto il viaggio, a partire dal suo impegno per il dialogo interreligioso. Un leitmotiv di questo pontificato”.
Victor Gaetan spiega all’agenzia missionaria vaticana Fides che “un modo per vedere questa missione nella sua portata è guardarla e considerarla attraverso i quattro principi per la convivenza sociale che Papa Francesco ha delineato nell’Evangelii Gaudium“. La realtà di ciascuno dei quattro Paesi toccati dal viaggio richiama uno dei quattro principi. E cioè l’unità prevale sul conflitto, il tutto è superiore alla parte, il tempo è superiore allo spazio e la realtà è superiore alle idee.

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Evangelii Gaudium

Nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, papa Francesco elenca tre aree di dialogo cruciali per perseguire il bene comune. Il dialogo con gli Stati, con la società e con i non cattolici. Il suo itinerario è un caleidoscopio di queste priorità. In un’intervista a Fides il cardinale indonesiano Ignazio Suharyo Hardjoatmodjo ha evidenziato che l’armonia religiosa è un obiettivo associato con la stessa indipendenza della nazione dai Paesi Bassi, raggiunta nel 1945. 
“Le nostre relazioni con la comunità islamica sono davvero buone. E anche questo rapporto armonico risale e si mantiene fin dall’origine della nazione”, ha detto il cardinale Ignatius Suharyo. È un modo per valorizzare l’unità sociale rispetto alla divisione.
Ad esempio, il primo leader indonesiano, il presidente Sukarno, incoraggiò la costruzione di una moschea a Giacarta sul terreno dove sorgeva un castello olandese. Per simboleggiare il superamento del colonialismo e di fronte alla cattedrale cattolica del 1900, per esprimere l’amicizia tra le due tradizioni religiose. Recentemente è stato aggiunto un tunnel sotterraneo che collega le due strutture.