Il vescovo presidente degli Episcopali Katharine Jeffert Schori, la prima donna eletta al vertice di una delle chiese nazionali che fanno parte della Comunione Anglicana, ha annunciato l’intenzione di non candidarsi per un nuovo mandato di 9 anni. “Credo di poter servire meglio la mia comunità aprendo le porte ad altri vescovi – ha detto il leader protestante – che siano più liberi di valutare al meglio la propria vocazione”. La sua elezione nel 2006 fu celebrata come un enorme passo in avanti per la leadership delle donne in ambito religioso.
Ad oggi Schori, che prima di assumere l’incarico era una biologa marina, rimane l’unica signora a capo di una chiesa della Comunione Anglicana. Tuttavia lo scorso anno anche i Luterani d’America, seguendo l’esempio degli Episcopali, hanno scelto una donna al vertice della loro istituzione. Schori concluderà il suo ufficio al termine della Convention Generale degli Espiscopali che si terrà a Salt Lake City nel giugno 2015. Nel 2006 fu votata anche da alcuni pastori più conservatori che la consideravano la più liberale tra in candidati in lizza. Essi volevano una guida forte per contrastare la nascente Chiesa Anglicana del Nord America.
Nel 2009, infatti, si verificò una scissione in seno agli episcopali a causa della diversità di vedute riguardanti argomenti come la sessualità e l’autorità della Bibbia. Nel 2010 Schori ha presieduto alla consacrazione del secondo vescovo dichiaratamente gay della Chiesa Episcopale. Per la sua successione un comitato di nomina dovrà presentare cinque papabili. Tra questi ci dovrebbero essere il vescovo del Connecticut Ian Douglas, quello del Virginia Shannon Johnston e quello del North Carolina Michael Curry.