Papa Francesco ha autorizzato l’Elemosineria Apostolica, vale a dire l’ufficio della carità del Pontefice, a lasciare i dormitori aperti 24 ore su 24 per i senzatetto di Roma. Questo per venire incontro alle esigenze delle persone senza fissa dimora che dormono all’agghiaccio in queste notti dalle temperature polari. I dormitori coinvolti sono: il Dono di Misericordia, accanto alla Chiesa di Santo Spirito in Sassia, il Dono di Maria, il dormitorio in Vaticano gestito dalle suore di Madre Teresa di Calcutta, e la struttura di via Rattazzi, alla stazione Termini.
“Per coloro che invece non intendono lasciare i loro ritrovi abituali – riferisce ai microfoni della Radio Vaticana mons. Konrad Krajewski, l’Elemosiniere del Papa – sono state messe a disposizione le auto dell’Elemosineria dove già la scorsa notte una clochard di 85 anni ha dormito nelle vicinanze del Vaticano”.
Inoltre, sempre per combattere il gelo, verranno donati ai senzatetto anche sacchi a pelo speciali in gradi di resistere a temperature di meno 20 gradi sotto zero e guanti contro il freddo “comprati – aggiunge l’Elemosiniere – proprio oggi”. “Nel dormitorio di via dei Penitenzieri ieri sera abbiamo ospitato 20 persone in più, ma ci sono anche 40 sedie; insomma, chi bussa – sottolinea mons. Krajewski – viene accolto e può restare al caldo, ricevendo the, caffè e da mangiare”. Da stasera, le porte rimarranno aperte all’accoglienza senza limiti di orario. Papa Francesco ha invitato “tutti ad aprire le porte” a queste persone in grande difficoltà per aiutarle a superare questi giorni di clima rigido.
La morsa del gelo attanaglia l’Italia: già 6 i clochard morti assiderati negli ultimi due giorni: ieri è morto un senza tetto ad Aversa, un altro ad Avellino, un terzo a Latina, un altro ancora è stato trovato senza vita in un immobile abbandonato a Messina. Il quinto è morto la notte scorsa a Firenze, nei giardini del lungarno Santarosa. La sesta vittima è un polacco di 66 anni il cui cadavere è stato trovato all’interno di un palazzo abbandonato in via Antegnati, nella zona sud di Milano. Il clochard di Latina, 50 anni, un’ora prima della scoperta del decesso aveva rifiutato l’invito dei servizi sociali a recarsi in un dormitorio per ripararsi dal freddo.