Il consiglio di amministrazione di Isa (Istituto di sviluppo atesino), la finanziaria partecipata da alcuni enti ecclesiastici trentini, annuncia di avere rinunciato all’indennità. Donando 100 mila euro alla diocesi di Trento a sostegno del Fondo solidale per l’emergenza Covid.
La diocesi di Trento in soccorso delle vittime della pandemia
“Già nell’assemblea del giugno scorso- precisa in una lettera all’arcivescovo di Trento. monsignor Lauro Tisi la presidente di Isa, Ilaria Vescovi- i membri di tutti gli organi sociali di Isa avevano manifestato la volontà di rinunciare a una parte del loro compenso. Perché potesse essere utile a sostenere le iniziative dell’arcidiocesi nell’ambito dell’emergenza Covid”.
Per lenire un po’ di sofferenza
“Ora- aggiunge Ilaria Vescovi – alla fine di un anno complicato, vogliamo accompagnare i nostri più sinceri auguri con questa elargizione. Speriamo possa lenire un po’ di sofferenza”. “InFondo speranza” (affiancato al Fondo di Solidarietà già attivo da anni a Rovereto) è rivolto in particolare a disoccupati, lavoratori precari e lavoratori autonomi che a causa dell’ondata Coronavirus abbiano subito l’interruzione delle attività. Per loro il fondo solidale prevede un sostegno, a fondo perduto, fino ad un massimo di duemila e cinquecento euro. I promotori hanno notato che le persone che presentano la richiesta al Fondo rientrano nella fascia della cosiddetta “povertà grigia”. Situazioni cioè che nel periodo pre-Covid si trovavano in una condizione economica al limite. E che a causa della pandemia non riescono più a far fronte alle esigenze essenziali. A causa della perdita o di una riduzione del lavoro, di spese impreviste o malattie.