I Padri Dehoniani hanno un nuovo superiore generale. E' stato eletto dal 24° capitolo generale dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù lo spagnolo padre Carlos Luis Suarez Codorniú. Succede a p. Carlos Enrique Caamaño Martín, che era diventato generale ad aprile scorso, a seguito della nomina di p. Heinrich Wilmer a vescovo della diocesi di Hildesheim (Germania). Nato nelle Isole Canarie nel 1965, p. Carlos Luis è entrato a far parte dei pp. Dehoniani nel 1984 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Ha studiato filosofia e teologia a Salamanca (Spagna) e a Caracas (Venezuela). Ha conseguito una licenza in Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico (Roma) e un dottorato alla Pontificia Università Gregoriana (Roma). Negli ultimi anni ha vissuto a Caracas (Venezuela), dove ha insegnato Sacra Scrittura. È stato anche Rettore dell’Istituto di Teologia per i Religiosi (ITER – Venezuela) e Preside della Facoltà di Teologia dell’Università Cattolica Andrés Bello (UCAB – Venezuela).
P. Carlos Luis ha lavorato per un breve periodo in India, ma ha trascorso buona parte degli ultimi 30 anni in Venezuela, un paese in cui povertà e disordini civili sembrano crescere ogni giorno. “Siamo in un paese profondamente diviso socialmente, politicamente ed economicamente – ha affermato p. Carlos Luis in un’intervista – Per questo motivo, la riconciliazione non è solo qualcosa che riguarda l’individuo, ma qualcosa che riguarda l’intera società. Un compito per tutti, ma soprattutto per noi. Noi dehoniani ci definiamo 'servi della riconciliazione'. A partire dal Cuore di Gesù, vogliamo anche cambiare il cuore delle persone, in modo che possiamo cambiare tutto”.
P. Carlos Luis sarà in carica per sei anni. Il capitolo è iniziato il 14 luglio e si concluderà il 27. Nei prossimi giorni, i delegati del capitolo, che rappresentano diversi paesi sparsi nei cinque continenti, sceglieranno anche i membri del nuovo Consiglio Generale, che affiancheranno p. Carlos Luis Suarez Codorniú nel governo della Congregazione. Nella sua relazione introduttiva, p. Caamaño Martín aveva evidenziato, tra le altre cose, come si stia “decentrando” il cuore della famiglia religiosa: mentre il numero di dehoniani si riduce in Europa, Nord America e Sud America, è costante in Africa e in crescita in Asia e aveva posto l'accento sull'opportunità di nuove missioni in Colombia, Messico, Kenya e Nigeria. “Questo è un periodo di dinamismo per la Congregazione – ha detto p. Caamaño Martín nel discorso di benvenuto ai delegati del capitolo generale – E' un periodo di intensa comunione pur riconoscendo le nostre diversità. Dobbiamo lasciare che lo Spirito Santo tocchi i nostri cuori e far sì che noi possiamo avere un cuore e una mente aperti… Camminare insieme come dehoniani non solo è un dovere, ma è anche la nostra chiamata permanente. È qualcosa di essenziale per noi. La vita comunitaria non è solo un mezzo per raggiungere un fine, ma è la piena realizzazione della nostra vita religiosa“. I delegati presenti all'apertura del capitolo, il 14 luglio, erano 77. Il giorno successivo c'è stata la messa celebrata da p. Heinrich Wilmer, ultimo atto nella comunità di Roma prima di assumere la guida della diocesi tedesca di cui è vescovo eletto.