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L’elemosiniere del Papa Konrad Krajeswki arrivato in Ucraina

Konrad Krajeswki, porporato polacco ed elemosiniere pontificio è giunto martedì sera a Leopoli, in Ucraina. Ieri Parolin ha telefonato a Lavrov

Konrad Krajeswki, porporato polacco ed elemosiniere pontificio è giunto martedì sera a Leopoli, in Ucraina, dalla Polonia ed ha incontrato Shevchuk e l’arcivescovo Mechyslav Mokshytsky, metropolita di Lviv. “Durante l’incontro, il cardinale Krajewski, Sua Beatitudine Sviatoslav e l’Arcivescovo Mieczyslaw hanno avuto l’opportunità di parlare direttamente con Papa Francesco”, riferisce una nota.

“Parto tra poco e vado in Polonia, perché dalla Polonia sono sicuro di poter riuscire ad entrare in Ucraina”, aveva detto poco prima della partenza l’elemosiniere a Vatican News. “Poi vediamo fino a dove si può arrivare per raggiungere questa gente e mostrare la vicinanza del Papa, dire che gli vuole bene, che prega per loro, che li vuole incoraggiare. Parto anche per consegnare i Rosari del Santo Padre perché con la preghiera possiamo spostare le montagne e anche fermare la guerra”.

Parolin ha chiamato Lavrov

Ieri, 8 marzo, c’è stato un importante colloquio telefonico tra il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov sulla guerra in Ucraina e sulla grave situazione umanitaria che si sta delineando con milioni di profughi, oltre a tantissime vittime.

Il portavoce vaticano Matteo Bruni fa sapere in un comunicato che “il cardinale Pietro Parolin e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov “il cardinale ha trasmesso la profonda preoccupazione di Papa Francesco per la guerra in corso in Ucraina” e “ha ribadito l’appello perché cessino gli attacchi armati, perché si assicurino dei corridoi umanitari per i civili e per i soccorritori, perché alla violenza delle armi si sostituisca il negoziato. In questo senso, infine, il Segretario di Stato ha riaffermato la disponibilità della Santa Sede a fare di tutto, a mettersi al servizio per questa pace”, riporta Avvenire.

Lavrov “Speranza per il rapido svolgimento dei negoziati”

Del colloquio parla anche un comunicato del ministero degli Esteri di Mosca citato dalla Tass, secondo cui “le parti hanno espresso la speranza che il prossimo ciclo di colloqui tra Mosca e Kiev avvenga presto e che si raggiunga un accordo sulle questioni chiave al centro della crisi ucraina per risolverla e cessare le ostilità”.

“In relazione alla preoccupazione espressa da monsignor Parolin sulla situazione in Ucraina, Lavrov ha delineato all’interlocutore la posizione russa sulle cause e gli obiettivi dell’operazione militare speciale condotta in Ucraina. Particolare attenzione è stata prestata alle questioni umanitarie in relazione al conflitto, comprese le misure per proteggere i civili, organizzare e gestire corridoi umanitari e fornire assistenza ai rifugiati”, si legge nella nota del ministero. “Le parti hanno espresso speranza per il rapido svolgimento del prossimo round di negoziati tra Mosca e Kiev e il raggiungimento di un accordo sulla soluzione dei problemi chiave alla base della crisi ucraina al fine di risolverla e fermare le ostilità”, conclude il comunicato.

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