Al termine dei due giorni di convegno e conferenza su “libertà, cittadinanza, diversità e integrazione”, organizzato al Cairo dall’Università sunnita di al Azhar e dal Consiglio dei saggi musulmani è stata sottoscritta la “Dichiarazione di reciproca coesistenza islamo-cristiana”.
Avallata dagli oltre 600 delegati (politici, accademici, leader religiosi cristiani e musulmani) partecipanti alla conferenza, provenienti da 50 Paesi diversi, la Dichiarazione condanna l’uso della violenza in nome della religione e indica nel principio di cittadinanza il criterio principe per garantire la pacifica convivenza tra persone appartenenti a diverse fedi religiose.
Sheikh Ahmed al Tayyib, Grande Imam di Al Azhar, nell’intervento finale ha spiegato la necessità di applicare i principi di cittadinanza, uguaglianza e Stato di diritto per contrastare discriminazioni e maltrattamenti subiti dalle minoranze. Il Grande Imam ha respinto le pratiche sociali e giuridiche che configurano “doppi standard”, discriminando i cittadini sulla base della loro appartenenza o meno all’islam.
Al Tayyib, nell’intervento inviato all’Agenzia Fides, ha anche ribadito l’incompatibilità tra l’autentico islam e gli atti persecutori nei confronti dei credenti non musulmani, rimarcando però che la difesa delle libertà dei cittadini è compito riservato agli Stati nazionali, e nessuna entità, religiosa o di altra natura, deve interferire con i legittimi governi nazionali.