Nella diocesi di Grosseto l’educazione civica si apprende a scuola

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A scuola si è svolto il corso diocesano di educazione civica. Nei licei gestiti dalla diocesi di Grosseto attraverso la Fondazione Chelli si sono tenute le lezioni-incontro sull’educazione civica. Con esperti affiancati dai laboratori rivolti agli studenti. E coordinati dai docenti. Per lavorare e mettere subito alla prova quanto appreso.

Educazione civica a scuola

“Oltre il conflitto. Crescere per intraprendere. Le competenze rendono protagonisti”. E’ stato questo il tema di fondo che ha legato i singoli momenti di questa “full immersion”. Studenti di tutte le classi uniti attorno all’educazione civica. A partire dalla sua reintroduzione come insegnamento trasversale nelle scuole di ogni ordine e grado. L’occasione è stata accolta dai licei Chelli per potenziare e dare un’ ulteriore sistematicità ad una condizione. Quella della complessità e pluralità delle interconnessioni. Tra le singole discipline liceali. Le attività formative curricolari. Opzionali. Laboratoriali. Ed extra-curricolari.

Soggetti attivi

I docenti sono partiti dalle esperienze di vita dei singoli studenti. Per “un’autentica educazione alla cittadinanza”. Di persone che la vogliano e la sappiano esercitare in modo consapevole. Attivo. Responsabile”. “Persone– spiega al Sir la preside, Paola Biondo– che abbiano capito come il bene comune sia davvero il bene di ogni cittadino. E si pongano l’obiettivo concreto di costruirlo. E di custodirlo. Attraverso giusti atteggiamenti. E decisioni. L’io e il territorio diventano, così, soggetti attivi. In questa comune ricerca di senso. E nuova civiltà umana”.

Paola Anderlucci: