Chiesa Cattolica

L’Anno Santo nel segno dell’ecumenismo

Verso il Giubileo nel segno dell’ecumenismo. “La speranza non è solo l’attesa di qualcosa di desiderato e lontano: è una pregustazione, in cui possiamo trovare già ora quello che desideriamo”. Con queste parole, padre Denis Malov CMF ha accolto i partecipanti all’Incontro dei giovani dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca (Eparchial’naja Vstreča Molodëži), a Kaliningrad, exclave russa tra la Polonia, la Lituania e il mar Baltico. All’evento hanno preso parte un centinaio di adulti, per la maggior parte di età compresa fra i 14 e i 30 anni, tra cui anche sette fedeli della Chiesa ortodossa russa e tre catecumeni. Ad accompagnarli in queste intense giornate, oltre a diversi sacerdoti, anche il vescovo ausiliare dell’arcidiocesi, Nikolaj Dubinin. I partecipanti, provenienti da 23 città situate nel territorio dell’arcidiocesi cattolica, sono stati ospiti dei cattolici di Kaliningrad, nelle famiglie o in strutture di accoglienza parrocchiali.

Foto di LENA15 da Pixabay

Giubileo-ecumenismo

La manifestazione, intitolata “Siate lieti nella speranza” (Romani 12:12), come la lettera che Papa Francesco ha inviato ai giovani del mondo per la XXXVIII Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), si è posta in continuità con l’evento di Lisbona, che aveva visto l’arrivo nella capitale portoghese di giovani da tutto il mondo. L’evento di Kaliningrad, collocandosi come tappa intermedia tra la GMG 2023 e il Giubileo 2025, ha avuto luogo a un anno di distanza dall’Incontro russo della gioventù cattolica, svoltosi a San Pietroburgo due settimane dopo la GMG di Lisbona. E precede il Giubileo dei Giovani 2025, anch’esso sul tema della speranza. Per la prima volta, a evento non ancora iniziato, sono stati organizzati due giorni di formazione per i volontari, che si sono trovati per vivere insieme momenti di approfondimento dei diversi aspetti del servizio alla comunità. E cioè la cura della liturgia, della musica, della pulizia dei luoghi.

Conoscenza reciproca

Tra le iniziative maggiormente creative dei volontari, vi è stata la versione in lingua russa dell’inno del Giubileo 2025. Il programma, molto ricco e variegato, ha visto, oltre alla messa quotidiana, diversi incontri in città, svoltisi nelle due parrocchie cattoliche di Sant’Adalberto e della Sacra Famiglia, e spostamenti nella regione di Kaliningrad. Una giornata è stata dedicata alla conoscenza reciproca e a quella della storia – non solo religiosa – della città, attraverso una caccia al tesoro e la visita della cattedrale, vicino cui è sepolto Immanuel Kant (1724−1804). Il secondo giorno i giovani hanno compiuto un piccolo pellegrinaggio alla croce issata sul luogo in cui fu martirizzato nel 997 Sant’Adalberto, vescovo di Praga, santo della Chiesa indivisa.

Giacomo Galeazzi

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