Ecumenismo: a Kovec per “superare le divisioni interne”

Giubileo

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L’ecumenismo come vocazione cristiana. Si è svolta sull’isola di Konevec, nella regione di Leningrado, la terza edizione del Forum della Gioventù cristiana. Vi hanno preso parte anche due rappresentanti laiche della Chiesa cattolica in Russia. Il titolo “I giovani cristiani e i valori della famiglia”, scelto dal comitato organizzativo per l’edizione di quest’anno, si rifà al tema oggetto di riflessione a livello federale per il 2024. Ovvero la famiglia, intesa come cellula primaria del tessuto sociale. Immersi nella bellezza naturalistica dell’isola a circa 150 chilometri da San Pietroburgo, i partecipanti all’evento sono stati ospitati nell’antico monastero maschile della Natività della Beata Vergine. Tra i presenti rappresentanti della Chiesa ortodossa russa, della Chiesa apostolica armena, della Chiesa ortodossa bielorussa, di diverse Chiese protestanti e della Chiesa cattolica. Anche Natal’ja Maslennikova e Anastasija Orlova hanno potuto confrontarsi con esperti del tema.

Foto © InTerris

Vocazione-ecumenismo

“Partecipo al Forum annuale dalla prima edizione – racconta Natal’ja all’agenzia missionaria vaticana Fides –. Anche quest’anno mi ha colpito la facilità con cui si fa amicizia fra i partecipanti. I gruppi di lavoro sono misti dal punto di vista confessionale. E questo già di per sé facilita la conoscenza reciproca. L’emergere di differenze tra di noi non diventa un ostacolo, ma accende un interesse reciproco. E in questo dialogo nascono amicizie, il proprio orizzonte si allarga e si creano nuovi ricordi a cui in seguito poter tornare con la mente”. Il programma, denso e variegato, ha alternato lezioni seminariali al mattino e workshop al pomeriggio. Con l’ideazione e realizzazione di fumetti e stand up comedy sul tema della famiglia. Tra gli esperti che hanno tenuto i workshop, c’erano anche Anna e Aleksandr Kuripko, due sposi cattolici e genitori di sette figli, direttori del progetto “Accademia della famiglia”. Le serate, invece, sono state dedicate alla conoscenza reciproca, con domande e risposte sulle rispettive confessioni di appartenenza, e alla riflessione su un versetto del Vangelo, diverso di volta in volta.

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Divisioni da superare

“Per noi cattolici è molto importante che ci siano momenti come questo − continua Natal’ja −, perché viviamo in un contesto in cui la maggioranza dei cristiani è ortodossa, quindi, abbiamo frequenti relazioni con loro, a diversi livelli e in tanti ambiti. Alavoro, a scuola, nel tempo libero e, spesso, in famiglia, visto l’alto numero di matrimoni misti”. Nelle due edizioni precedenti, i Forum dei Giovani cristiani erano stati incentrati sul tema dell’evangelizzazione online e l’impegno caritatevole nella società civile. “Sono sicura – afferma Natalija – che eventi come questi aiutino a rimarginare le ferite profonde delle divisioni interne alla Chiesa. Abbiamo la speranza che le giovani generazioni di oggi, facendo esperienze come queste, possano essere domani almeno un passo più vicine all’unità originaria della Chiesa, come la vorrebbe Gesù”.

Giacomo Galeazzi: