Una Diocesi di Brownsville ha deciso di farsi assistere legalmente dall'Istituto per la tutela e la difesa costituzionale (ICAP) di Georgetown University Law Center, a Washington, DC. Il motivo? Impedire che una parte del famoso muro che il presidente Donald Trump ha promesso di costruire al confine con il Messico venga realizzata anche sul territorio diocesano.
La causa
Per questa ragione, l'Istituto per la tutela e la difesa costituzionale ha presentato una memoria a sostegno della causa della Diocesi texana lo scorso dicembre. L'esame in tribunale inizierà la prossima settimana. Il Vescovo, monsignor Daniel Flores ha dichiarato di non poter sostenere la costruzione di un muro perché essa rappresenta un'aperta violazione dell'insegnamento cattolico.
No al muro
“Il Vescovo, in quanto rappresentante della Chiesa cattolica nella Diocesi di Brownsville, ritiene che la costruzione del muro di confine possa causare danni alla vita umana ed è anche contraria ai principi cattolici dell'universalità delle relazioni umane”, ha dichiarato Amy Marshak, membro del team di legali messo a disposizione dell'Istituto per la tutela e la difesa costituzionale.
La cappella da distruggere
La costruzione del muro voluto dal presidente Donald Trump comporterebbe la distruzione della cappella La Lomita a Mission, nel Texas che sorge proprio a poca distanza dal confine con il Messico. Il piccolo edificio religioso è gestito dalla vicina chiesa cattolica di Nostra Signora di Guadalupe. La sua demolizione rappresenterebbe una grave ferita per la comunità locale di fedeli: “È un posto veramente spirituale per molte persone”, ha spiegato l'avvocato Marshak. Il governo Usa vorrebbe espropriare la porzione di terra su cui è situata la cappella per i necessari lavori richiesti dalla costruzione della barriera. Il Vescovo di Brownsville, monsignor Flores si è dichiarato “disposto a fare qualsiasi cosa per non facilitare” la costruzione del muro e non intende concedere al governo il permesso di ispezionare il terreno.