Con la pubblicazione sull'Osservatore Romano, dal prossimo 13 maggio entrerĆ in vigore lo statuto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, attualmente presieduto dal prefetto cardinale Farrell. In 15 punti vengono definiti organigramma e obiettivi del Dicastero nato il 15 agosto 2016 dalla fusione dei pontifici consigli per i laici e per la famiglia.
“Il Dicastero – spiega l'articolo 1 – ĆØ competente in quelle materie che sono di pertinenza della Sede Apostolica per la promozione della vita e dellāapostolato dei fedeli laici, per la cura pastorale dei giovani, della famiglia e della sua missione, secondo il disegno di Dio e per la tutela e il sostegno della vita umana”. Tra gli scopi, anche quello di intrattenere “relazioni con le Conferenze Episcopali, le Chiese locali e altri organismi ecclesiali, promovendo lo scambio tra di essi e offrendo la sua collaborazione affinchĆ© siano promossi i valori e le iniziative connesse” alle materier di competenza. Una collegialitĆ concreta, dunque.
Quanto ai laici, “spetta al Dicastero animare e incoraggiare la promozione della vocazione e della missione dei fedeli laici nella Chiesa e nel mondo, come singoli, coniugati o no, e altresƬ come membri appartenenti ad associazioni, movimenti, comunitĆ ” favorendono la “corresponsabilitĆ Ā in forza del Battesimo, per la vita e la missione della Chiesa” nel solco di quanto stabilito dalla costituzione conciliare “Gaudium et spes“. Inoltre il Dicastero “Promuove e organizza convegni internazionali e altre iniziative sia attinenti allāapostolato dei laici, ai giovani, allāistituzione matrimoniale e alla realtĆ della famiglia e della vita nellāambito ecclesiale, sia inerenti le condizioni umane e sociali del laicato, dei giovani, dellāistituto familiare e della vita umana nellāambito della societĆ ”.
Nel pieno spirito della riforma della Curia avviata dal Papa, il Dicastero “appoggia le iniziative del Santo Padre nellāambito della pastorale giovanile e si pone al servizio delle Conferenze Episcopali, dei movimenti e associazioni giovanili internazionali, promovendone la collaborazione e organizzando incontri a livello internazionale. Momento forte della sua attivitĆ ĆØ la preparazione delle Giornate Mondiali della GioventĆ¹“. Inoltre, “valorizzando il 'genio'Ā femminile, dĆ il suo contributo alla riflessione ecclesiale sullāidentitĆ e la missione della donna nella Chiesa e nella societĆ , promuovendone la partecipazione”.
Per quanto riguarda la famiglia, “alla luce del Magistero pontificio” il DicasteroĀ “promuove la cura pastorale della famiglia, ne tutela la dignitĆ e il bene basati sul sacramento del matrimonio, ne favorisce i diritti e la responsabilitĆ nella Chiesa e nella societĆ civile, affinchĆ© lāistituzione familiare possa sempre meglio assolvere le proprie funzioni sia nellāambito ecclesiale che in quello sociale”. Di particolare rilievo l'aspetto formativo per i giovani: “Offre linee direttive per programmi formativi per i fidanzati che si preparano al matrimonio e per le giovani coppie di sposi. Esprime la sollecitudine pastorale della Chiesa anche nei confronti delle situazioni dette 'irregolari'“. E ovviamente organizza l'Incontro mondiale delle famiglie.
Il Dicastero da una parte “haĀ un diretto legame con il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia”, dall'altra ĆØ connesso con la Pontificia Accademia per la Vita per le tematiche legate a procreazione responsabile,Ā tutela della vita umana dal suo concepimento fino al suo termine naturale, prevenzione dell'aborto e sostegno alle donne che hanno abortito, e sui “principali problemi di biomedicina e di diritto relativi alla vita umana e circa le ideologie che vanno sviluppandosi inerenti la stessa vita umana e la realtĆ del genere umano”.