Èmorto a Roma, dopo una lunga malattia, a 86 anni, il cardinal Bernard Law, ex arcivescovo di Boston. A darne notizia, la Sala Stampa della Santa Sede. Il porporato, che viveva nella Capitale da quindici anni, lasciò la diocesi americana nel 2002, a seguito delle inchieste sui preti pedofili publicate sul Boston Globe dalla redazione Spotlight (indagine che valse il Premio Pulitzer), vicende narrate anche nell'omonimo film. Un'inchiesta che ha fatto la storia del giornalismo moderno, e che individuò nel cardinale l'insabbiatore dei casi dei preti pedofili. Law si era preso tutte le colpe, diventando il simbolo del “peccato interno alla Chiesa”, come aveva dichiarato Papa Ratzinger. Law aveva ammesso di non aver denunciato preti pedofili, limitandosi a mescolarli tra le diocesi e a inviare a Roma documenti poco chiari su cosa stesse succedendo.
Arciprete di Santa Maria Maggiore
Dopo un periodo passato in un monastero statunitense, Law, che non è stato mai incriminato dalle autorità giudiziarie americane per la vicenda degli abusi, lasciò il Paese per stabilirsi a Roma, mentre la diocesi di Boston veniva coinvolta in vari processi per i casi di pedofilia. Nel maggio 2004, quando sul soglio di Pietro regnava Giovanni Paolo II, era stato nominato Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore. Incarico mantenuto fino al compimento degli 80 anni, nel novembre 2011. Una carica che suscitò numerose polemiche. La sua posizione era stata già discussa in un summit tenutosi nel 2002, e al cui capo vi fu lo stesso Wojtyla, e che vedeva posizioni molto forti sul suo conto.
“Riaperte vecchie ferite”
Mitchell Garabedian, l'avvocato di Boston che ha rappresentato decine di persone che hanno denunciato di avere subito abusi sessuali da parte di religiosi, commenta così la morte di Law: “Ha riaperto vecchie ferite. Molte vittime si sono ricordate del dolore sofferto.Ha voltato le spalle a creature innocenti e ha permesso che fossero abusati sessualmente”.
Le condonglianze del Papa
“Ho appresso della scomparsa del card. Bernard Francis Law, arciprete emerito della basilica papale di Santa Maria Maggiore, e voglio esprimere le mie condoglianze al Collegio dei cardinali”. Comincia così il telegramma di cordoglio per la morte del card. Law, inviato da Papa Francesco al cardinal Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio. Nel testo, Francesco eleva “preghiere per il riposo della sua anima” e auspica “che il Signore, ricco di misericordia, possa accoglierlo nella sua pace eterna”, inviando infine la benedizione apostolica “a coloro che si trovano nel lutto per la scomparsa del cardinale”, affidato all’interessione della Vergine Maria Salus Populi Romani, la cui icona è venerata proprio nella basilica di Santa Maria Maggiore. A celebrare le esequie del porporato sarà domani, alle 15:30 nella basilica vaticana, sarà proprio Sodano. Al termine della celebrazione eucaristica, il Papa presiederà il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio. Con la morte di Law, il Collegio cardinalizio risulta formato da 216 cardinali, di cui 120 elettori (49 dei quali creati da Francesco) e 96 non elettori (11 dei quali creati da Francesco).