Duplice omicidio nella comunità La Esperaza. Apg23: “Fermare le violenze”

Colombia. Foto di Christian Holzinger su Unsplash

Lutto nella comunità di pace colombiana gestita da Operazione Colomba della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) fondata da don Oreste Benzi. Una donna e suo figlio adolescente sono stato uccisi a colpi di arma da fuoco. Il villaggio La Esperanza, in Antiqua, è da tempo oggetto di violenze e negli anni sono state uccise oltre 300 persone. Apg23 chiede che si fermino immediatamente le violenze.

Il duplice omicidio

In Colombia sono stati uccisi una donna ed un ragazzo appartenenti alla Comunità di Pace di San José de Apartadó. Lo fa sapere la Comunità Papa Giovanni XXIII che con Operazione Colomba è presente in Colombia dal 2009. Le vittime sono Nayeli Sepulveda, 30 anni ed Edison David, 15 anni, rispettivamente moglie e fratello di uno dei leader della Comunità di Pace. Il duplice omicidio è stato compiuto con colpi d’arma da fuoco la mattina del 19 marzo presso il villaggio La Esperanza, nel Dipartimento di Antioquia.

“Nelle ultime due settimane noi di Operazione Colomba eravamo presenti in qualità di osservatori internazionali nel villaggio La Esperanza proprio a causa degli ultimi attacchi ricevuti. Io ero ripartita da quel villaggio il giorno prima del massacro”, spiega Monica Puto, operatrice di Operazione Colomba. L’operatrice racconta che di recente la Comunità di Pace aveva subito diversi attacchi: invasioni di terreno nella proprietà privata Las Delicias, all’interno del villaggio, danni materiali a beni di sua proprietà, minacce, calunnie.

L’Operazione Colomba in Colombia

Il Municipio di Apartadò, gli enti locali e il governo nazionale erano a conoscenza di quanto stesse accadendo prima del massacro. “Chiediamo che si fermi immediatamente questa escalation di violenza – aggiunge Monica Puto – che sta colpendo chi in prima linea si spende per creare un futuro di pace per il suo Paese”.

La Comunità Papa Giovanni XXIII ricorda che dal 1997 ad oggi la Comunità di Pace ha avuto più di 300 persone assassinate. Sebbene le violazioni dei diritti umani non siano mai cessate, era dal 2005 che non avveniva un tale massacro. Dalla firma degli Accordi di Pace del 2016, la Comunità di Pace ha continuato a denunciare la forte presenza dei gruppi paramilitari nell’area.

Fonte: AgenSIR

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