Solidarietà a tutto campo
Dal 22 marzo 2020 (tre giorni dopo la festa del santo patrono dei papà, degli operai e degli artigiani, ai quali è intitolato) il Fondo San Giuseppe ha erogato 3.850.900 euro. Circa la metà di quanto raccolto, a 2039 persone. Di queste 1040 (51%) non ricevono più i sussidi. Perché hanno ripreso a lavorare. Anche se spesso ancora in condizioni molto precarie. O hanno comunque migliorato la propria condizione tanto da non avere più bisogno al momento di questa forma di aiuto. Altre 424 persone (20,8%) hanno ottenuto il rinnovo del contributo. Mentre 575 (28,2%) lo stanno ancora ricevendo. Avendo presentato domanda tra settembre e ottobre. E non avendo quindi ancora raggiunto il termine previsto. Per questo la solidarietà resta indispensabile.
Sos solitudine
Emergenza solidarietà, dunque. Osserva l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini: ‘Ciò che rende insopportabile la vita non è la povertà. Ma la disperazione. Non è la fatica, ma l’essere soli. Sentirsi abbandonati. Il Fondo San Giuseppe non può eliminare la povertà. Non allevia la fatica. Ma è uno strumento per vincere la disperazione. Per assicurare che nessuno deve essere abbandonato. Il Fondo San Giuseppe può far giungere il suo messaggio. A coloro che hanno perso il lavoro a causa della pandemia. Solo perché centinaia di persone e istituzioni hanno avvertito la solidarietà come un dovere. La generosità come uno stile di vita. La concretezza come segno distintivo della gente di Lombardia“.