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Dopo i Queen e il calcio, Wembley diventa la casa dei giovani cattolici

I giovani cattolici del Regno Unito, sabato 7 marzo, riempiranno parte dell’arena di Wembley in occasione del “Flame 2”: dai concerti dei Queen (“Freddie è l’unico che riesce a coinvolgere e a far battere le mani all’ultima fila di Wembley”, parola di Bowie e Jagger) alle finali di FA Cup, così lo stadio simbolo inglese è pronto ad accogliere il raduno più importante di 7.200 giovani cattolici, dai 15 anni fino ai 30, per una giornata di preghiera, musica, teatro, danza e riflessione che si concluderà alle 17.30, con l’adorazione guidata dal primate cattolico, cardinale Vincent Nichols.

La Chiesa cattolica nel Regno Unito fa capo a tre diverse conferenze episcopali: quella inglese e gallese, la Conferenza episcopale di Scozia e i vescovi dell’Irlanda del nord che appartengono alla Conferenza episcopale irlandese. Gli inglesi fedeli a Pietro sono 5 milioni e rappresentano naturalmente una minoranza rispetto agli anglicani. Il responsabile della pastorale giovanile e uno degli organizzatori di “Flame 2” don Dermott Donnelly, intervistato da AgenSir, manifesta tutta la sua soddisfazione “perché siamo riusciti a raggiungere il numero di giovani al quale puntavamo. Il segreto del successo è la federazione che organizza l’evento, la CymFed ovvero “Catholic Youth Ministry Federation” (Federazione per la pastorale giovanile), che raccoglie chiunque, in diocesi, ordini religiosi o comunità, in Inghilterra e Galles, abbia un ruolo di responsabilità per i giovani. Insomma chiunque sia incaricato, dai vescovi o da una organizzazione di iniziative di pastorale giovanile”.

Donnelly, della diocesi di Hexham e Newcastle, spiega il successo dell’evento grazie al fatto che “coltiviamo il rapporto personale. Continuiamo a invitare i giovani anche se dicono di no. Insistiamo. Quando gli adolescenti si ritrovano insieme, ogni mese, nelle varie diocesi, sentono che non sono più soli ma parte di una comunità più grande e questo li aiuta a vivere il Vangelo”. L’incontro londinese di Wembley è frutto di un lavoro costante durante l’anno, infatti “i membri di CymFed si incontrano ogni 4 mesi e la commissione che guida la Federazione ogni 2 mesi, e pensiamo a come dare opportunità ai giovani nella nostra società. Sono tutti coinvolti in un’azione di pubblicità continua per far conoscere Flame 2 ai giovani e si occupano anche degli aspetti più pratici, come il trasporto”. “Tendiamo a pensare” ha detto don Donnelly “che la fede cattolica sia partecipare alla messa della domenica, ma dobbiamo anche inventare nuovi spazi di preghiera per i giovani. Nella mia diocesi di Newcastle e Hexham, dove sono responsabile per la pastorale giovanile, posso contare su un gruppo di 13 volontari che organizzano ritiri e altri momenti di incontro. I giovani si ritrovano il primo mercoledì di ogni mese per un evento che si chiama “The source” (La fonte). Tra i 200 e i 300 adolescenti si incontrano per pregare e ascoltare alcuni interventi e poi mangiamo insieme, hot dogs e patatine fritte. È un lavoro che dà frutti. La mia diocesi manderà allo stadio di Wembley 610 giovani. Abbiamo affittato un treno e anche un bus perché dobbiamo fare 450 chilometri per arrivare a Londra”.

Il momento più atteso dai giovani sarà probabilmente quello di “Matt Redman, un cantante cristiano noto in tutto il mondo, che guiderà la preghiera del mattino con la quale inizieremo la giornata. Poi avremo 20 minuti con il cardinale Luis Tagle, arcivescovo di Manila dal 2011, uno dei più giovani della chiesa cattolica, famoso come presentatore di un programma di successo sulle reti Abs e Cbn e per aver guidato la sua Chiesa durante i giorni difficili del tifone Haiyan del novembre 2013. Offriremo molte attività, durante l’ora di pranzo, e, nel pomeriggio, parleremo di come possiamo portare la gioia del Vangelo nei diversi momenti della nostra vita”. “E’ importante che i giovani sappiano di essere un dono unico di Dio, unici e irripetibili e responsabili, di conseguenza, della loro salute mentale” e a questo argomento sarà riservato uno spazio rilevante del programma.

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