“Fino a quando la coscienza collettiva riterrà la pedofilia e la pedopornografia solo come un fenomeno marginale e non un’azione criminale devastante e lacerante per i bambini, che già sono stati abusati, correremo solo ad oscurare video e foto, non daremo giustizia alle vittime”. Così a Interris.it don Fortunato Di Noto, sacerdote siciliano pioniere nella lotta alla pedofilia e fondatore dell’associazione Meter, commentando la maxi operazione della Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale di contrasto alla pedopornografia online, coordinata dalla procura di Catania.
L’operazione della Polizia Postale
Nove le persone arrestate in flagranza di reato. L’indagine, condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della polizia Postale ha visto 26 persone indagate per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Tra i file di contenuto pedopornografico gli investigatori hanno trovato anche una “Guida del pedofilo” insieme a migliaia di foto e video pedopornografici. Il materiale sequestrato è attualmente al vaglio della Procura Distrettuale di Catania e della polizia Postale, che stanno conducendo ulteriori approfondimenti investigativi per identificare le piccole vittime degli abusi e verificare se ci siano altre persone coinvolte. L’indagine è partita d aCatania.
Il commento di don Di Noto
“La pedopornografia non è un gioco, è una delle forme più abiette e pericolose a danno dei minori e non possiamo abbassare l’attenzione. In quelle foto, in quei video ci sono dei bambini già abusati, a cui è stata negata l’infanzia e la bellezza della vita. Deturpati per sempre”, ha detto don Di Noto riportato da Avvenire. “I potenti del mondo dicano una parola e si realizzino tavoli di lavoro e di contrasto a un tragico fenomeno che coinvolge anche i neonati. La ‘Guida del pedofilo’, individuata da Meter già nel 2020 rappresenta l’elemento giustificativo e attuativo di pratiche illegali e dannose sui minori. La pedofilia e la pedopornografia sono un crimine”.