Il Mediterraneo è uno scenario geopolitico decisivo nel terzo millennio globalizzato. Lo è dal punto di vista diplomatico, interreligioso, economico- commerciale. E anche informativo. “Giornalisti del futuro in dialogo con il Mediterraneo” è il titolo del seminario che oggi conclude il “Progetto di comunicazione sociale“. Un’iniziativa rivolta agli allievi della scuola don Bosco Ranchibile di Palermo.
Mediterraneo e comunicazione
A dare il via al seminario il saluto del direttore, don Domenico Saraniti. Del preside della scuola, Nicola Filippone. E di Franco Nicastro, consigliere nazionale dell’ordine dei giornalisti. I lavori sono seguiti dall’editore del quotidiano investigativo SudPress, Pier Luigi di Rosa. E dalla direttrice del giornale online, Lucia Murabito. Al seminario prendono parte i ragazzi del biennio del liceo classico. E alcuni giovani del triennio. Che nel corso dell’anno scolastico hanno fatto esperienza di cosa significhi interfacciarsi con le problematiche del dialogo nel Mediterraneo. E della responsabilità etica che viene richiesta per una corretta informazione. Il seminario si svolgerà nel teatro della scuola. Ed è concluso dal direttore dell’opera Don Bosco.
Informazione
Il modello dell’informazione solidale nel Mediterraneo è Papa Francesco. Che chiama i cristiani ad essere “instancabili operatori di pace” nel Mare nostrum. Lacerato da divisioni e diseguaglianze. La strada perché il Mediterraneo sia un luogo di pace è, infatti, quella del dialogo. Della convivialità. Dell’accoglienza. E non dell’indifferenza o della paura che porta ad alzare difese. “Davanti a quella che strumentalmente viene dipinta come un’invasione”. Il Papa traccia la rotta da seguire per costruire relazioni di pace e di prosperità nel Mediterraneo. Che in un contesto eterogeneo di culture è segnato da focolai di conflitto. E dalle sofferenze di chi fugge dalle proprie terre.