Dilexit nos, la nuova enciclica di Papa Francesco che parla al nostro Cuore

S.E. Mons. Bruno Forte e Sorella Fraccaro alla presentazione dell'enciclica di Papa Francesco (foto: Francesco Vitale)

Presentata questa mattina in Sala Stampa della Santa Sede “Dilexit nos“, Lettera enciclica sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo, quarta enciclica di Papa Francesco dall’inizio del suo Pontificato. Attraverso il documento il Santo Padre chiede di cambiare sguardo, prospettiva, obiettivi e recuperare ciò che è più importante e necessario: il cuore. L’enciclica esce inoltre in uno dei periodi più drammatici per il genere umano. Guerre corrosive, squilibri sociali ed economici, consumismo sfrenato, nuove tecnologie che rischiano di snaturare l’essenza stessa dell’uomo.

Il Papa aveva annunciato l’uscita dell’enciclica lo scorso 5 giugno (mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù), sottolineando di voler raccogliere “le preziose riflessioni di testi magisteriali precedenti e di una lunga storia che risale alle Sacre Scritture, per riproporre oggi, a tutta la Chiesa, questo culto carico di bellezza spirituale”.

S.E. Mons. Bruno Forte e Sorella Anonella Fraccaro alla presentazione dell’enciclica di Papa Francesco (foto: Francesco Vitale)

“Un testo che offre la chiave di lettura de Magistero del Papa – ha sottolineato S.E. Mons. Bruno Forte, Teologo, Arcivescovo di Chieti-Vasto – perché il messaggio nasce da un’unica sorgente presentata ora in maniera esplicita: l’amore per l’umanità di Cristo Signore“. E’ il filo conduttore di Bergoglio.  Molta parte di questo testo è ispirata gli scritti di un gesuita ,Diego Farres, che lo stesso Bergoglio aveva accolto nella compagnia di Gesù, morto relativamente giovane

L’importanza del Cuore

“Tutto si gioca nel Cuore – riflette mons. Forte nel commentare alcuni numeri dell’Enciclica – Bisogna ritornare al cuore, perché il Cuore realizza l’armonia della persona (Il Papa cita Maria che “custodiva tutto nel suo cuore”), la identifica. Oggi abbiamo tanti esempi di cuore, come quello lacerato di tante famiglie che hanno perso i loro cari come nel caso della Guerra. Nessuno viene dimenticato, quando si parla del Cuore di Gesù che mette al centro la Misericordia. Si ritorna quindi alla centralità dell’Amore di Cristo e questo è un messaggio centrale. Al centro di tutto c’è il cuore che è fonte di tutto il bene. Vengono citati tanto esempi anche di figure”

Il frutto della devozione al Sacro Cuore

Il cristiano che annuncia il Vangelo è un innamorato di Gesù, altrimenti non potrebbe annunciare. Questa Enciclica può essere considerata un compendio del pensiero del Pontefice nelle precedenti encicliche. “Il Papa chiude il documento – conclude Forte –  pregando Gesù di guarire tutte le nostre ferite e per spingerci a camminare insieme in un modo giusto, solidale e fraterno, con un impegno sociale che parte dal centro infuocato dell’amore che ci riporta al cuore”

Sorella Antonella Fraccaro, Responsabile Generale delle Discepole del Vangelo, ha portato l’attenzione di Papa Francesco attraverso il documento al cuore e alle nostre chiusure di cuore. “Serve un confronto continuo con noi – ha dichiarati Fraccaro – per rendere sempre più ricco il nostro cuore e le nostre relazioni. Un mpondo in cui spesso viviamo sentimenti di estraneità  e sentire Gesù come uno dei nostri ci dimostra che è possibile trovare la forza dell’amore di Gesù e sviluppare la gratuità dei rapporti. Il Papa ci indica delle strade per dare un cuore al nostro cuore”

InTerris.it in Sala Stampa della Santa Sede per la presentazione della nuova enciclica di Papa Francesco (foto: Francesco Vitale)

L’enciclica viene pubblicata mentre sono in corso – dal 27 dicembre 2023 al 27 giugno 2025 – le celebrazioni per il 350° anniversario della prima manifestazione del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque, nel 1673. Tre secoli e mezzo fa, il 27 dicembre, Gesù apparve alla giovane suora visitandina francese di soli 26 anni per affidarle la missione decisiva di diffondere nel mondo l’amore di Gesù per gli uomini, specialmente i peccatori. Una missione non facile per la religiosa che trovò incomprensioni anche in consorelle e superiori e venne considerata alla stregua di una visionaria. Mai scoraggiatasi, spese tutta la sua vita perché il mondo conoscesse l’amore di Cristo.

Nell’enciclica viene citato anche San Francesco di Sales che ci invita a intraprendere alcuni gesti: andare a letto presto, alzarsi prima la mattina per pregare.
In Charles de Focauld sottolinea che bisogna soffermarsi a piccoli gesti quotidiani che danno valore “al nostro piccolo Nazareth”: piccoli gesti che danno dignità alla nostra esistenza, riflette in sintesi Sorella Fraccaro.

Dio ci incoraggia a fare gesti d’amore senza misura per diffondere noi stessi l’amore di Dio. Dobbiamo essere missionari capaci di amare con la testimonianza, con la Parola e la presenza senza creare proselitismi: un amore che lascia liberi, frutto di un amore in Dio e di esperienza ecclesiale con Dio da sviluppare nelle famiglie, nelle comunità nei luoghi di lavoro.

Papa Francesco ha sempre mostrato un profondo legame con il Sacro Cuore, correlandolo alla missione stessa dei sacerdoti. Nel 2016 la chiusura del Giubileo dei Sacerdoti avvenne proprio nella Solennità del Cuore di Gesù e nell’omelia della Messa il Pontefice chiese ai sacerdoti di tutto il mondo  di orientare il loro cuore, come il Buon Pastore, verso la pecorella smarrita, verso chi è più distante, spostando l’epicentro del cuore fuori da sé stessi. Sempre durante il Giubileo il Pontefice raccomandò a vescovi e sacerdoti di rileggere la Haurietis aquas, perché “il cuore di Cristo è il centro della misericordia. Questo è proprio della misericordia, che si sporca le mani, tocca, si mette in gioco, vuole coinvolgersi con l’altro… si impegna con una persona, con la sua ferita”.

Francesco Vitale: