Terzo settore in prima linea per le fasce più deboli della popolazione Sono diversi i provvedimenti di rilievo a favore dei giovani, delle persone fragili e per gli enti del Terzo settore. Sono contenuti nella legge di bilancio.
La missione solidale del Terzo Settore
“Siamo soddisfatti per la definitiva abrogazione dell’articolo 108 dalla legge di bilancio. Avrebbe incomprensibilmente assoggettato al regime commerciale le associazioni di volontariato e di promozione sociale. Portando alla inevitabile chiusura di moltissimi enti del terzo settore”, afferma Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore. Tanti gli elementi rilevanti delle misure approvate. Dall’incremento dei fondi per il servizio civile. Alla conferma del finanziamento del Fondo politiche sociali. All’aumento del Fondo non-autosufficienza.
Gli interventi per i bisognosi
Tra gli altri punti di rilievo, riferisce il Sir, il rifinanziamento della Cassa integrazione. Anche a favore dei lavoratori degli enti del Terzo settore. Il prolungamento della durata dei prestiti garantiti dal fondo pmi (piccola e media impresa). La riduzione del 50% della tassazione sui dividendi per le fondazioni di origine bancaria. Interventi per le rsa (residenze sanitarie assistenziali) e rsd (residenze sanitarie per disabili). I centri per minori. Per la salute mentale. Per le dipendenze. E per persone senza fissa dimora.
Resta ancora fermo il tema del nodo fiscale del Codice del Terzo settore, “una impasse che dura ormai da oltre 3 anni – precisa Fiaschi -. Su questo attendiamo con fiducia la convocazione del Tavolo di lavoro con i Ministeri dell’economia e del lavoro e politiche sociali come è stato annunciato e che, ci auguriamo, potrà disegnare un fisco che finalmente tenga conto delle specificità degli enti di Terzo settore, riconoscendone la meritorietà sociale e il perseguimento di interessi generali”.