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Kenya, la Chiesa come terreno di dialogo sociale: “Basta scontri”

“No alle divisioni partitiche che minano lo sviluppo del Paese”, dice il presidente della Conferenza episcopale

L’impegno dell’episcopato kenyota per il dialogo. “La divisione tra i leader politici è scandalosa. Si dichiarano cristiani ma promuovono la disunità del Paese” afferma Maurice Muhatia Makumba. L’agenzia missionaria vaticana Fides rilancia l’appello dell’arcivescovo di Kisumu e presidente della Conferenza episcopale del Kenya (Kccb). Monsignor Makumba critica la classe politica keniana che “invece di esprimere il dono dell’unità che viene da Dio, esprime la divisione, separando i cittadini”. La divisione politica, avverte il presidente dei vescovi, mina lo sviluppo economico del Paese. In un momento nel quale la popolazione ne ha più bisogno. Gravata dal forte rialzo dei prezzi, dalla disoccupazione e dell’aumento delle tasse. Invoca il capo della Chiesa kenyota: “Che il Signore tocchi i cuori e le menti dei nostri leader politici perché capiscano quello che il popolo chiede loro. Abbiamo bisogno di dirigenti che uniscano, non che dividano il Paese per perseguire i loro interessi egoistici”.

dialogo
Foto di Jessica Pamp su Unsplash

Appello per il dialogo

L’intervento di monsignor Makumba avviene mentre è in corso una grave frattura al vertice dello Stato. Il vicepresidente Rigathi Gachagua è stato colpito da una procedura di messa di impeachment per undici capi d’accusa, presentata da un deputato della stessa coalizione presidenziale (Kenya Kwanza). Si tratta dell’ultimo atto dello scontro tra Gachagua e il presidente William Ruto in corso da mesi. Tra gli 11 capi d’imputazione vi sono “insubordinazione” nei confronti del presidente. E “attentato all’unità nazionale”. Oltre a conflitto d’interesse, malversazione, abuso di potere. Nella mozione contro di lui si legge in particolare che “negli ultimi due anni, ha inspiegabilmente accumulato un colossale portafoglio immobiliare stimato in 5,2 miliardi di scellini (circa 36 milioni di euro). Proveniente principalmente da presunti casi di corruzione e riciclaggio di denaro”.

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