La devozione mariana unisce la poetessa Alda Merini e papa Francesco. Se c’è un’immagine ricorrente nel pontificato di Francesco, e declinata con gli accenti della tenerezza, è quella di Maria “madre della speranza”. Come l’ha definita nell’udienza del 10 maggio 2017. Quello di Maria è un “istinto di madre che semplicemente soffre, ogni volta che c’è un figlio che attraversa una passione”. “Non siamo orfani- Abbiamo una madre in cielo”, che “ci insegna la virtù dell’attesa, anche quando tutto sembra privo di senso“, sottolinea papa Francesco.
Luce mariana
“Quando il cielo baciò la terra nacque Maria che vuol dire la semplice, la buona, la colma di grazia. Maria è il respiro dell’anima, l’ultimo soffio dell’uomo. Maria discende in noi, è come l’acqua che si diffonde in tutte le membra e le anima, e da carne inerte che siamo noi diventiamo viva potenza“, scrive nel suo “Canto mistico” la poetessa Alda Merini.
Madre
Papa Francesco ha parlato in una sua omelia di Santa Marta della Madonna Addolorata. Richiamando l’importanza di meditare sui suoi Sette Dolori. In modo speciale, il Pontefice ha indicato l’umiltà di Maria. “Non ha mai cercato titoli per se stessa. Il titolo più importante per la Beata Vergine è ‘Madre’, che ha ricevuto da Gesù stesso. E così, come Madre noi dobbiamo pensarla. Dobbiamo cercarla. Dobbiamo pregarla. È la Madre. Nella Chiesa Madre. Nella maternità della Madonna vediamo la maternità della Chiesa che riceve tutti. Buoni e cattivi. Tutti”, osserva Jorge Mario Bergoglio.