“Denunciate i bigotti”: campagna choc del governo scozzese

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Un clima di intolleranza religiosa continua a spirare in Scozia. L'ultimo episodio arriva con un'iniziativa promossa dalle istituzioni. Nella campagna lanciata dal governo scozzese contro i discorsi d'odio, infatti, sono presenti allusioni nemmeno troppo velate e non molto gradevoli riferite ai cristiani. “Cari bigotti” è l'incipit di una delle lettere che vorrebbero sensibilizzare la cittadinanza a denunciare gli hate speech. Il testo appare rivolto ai cristiani e dice: “Le divisioni sembrano essere quello in cui credete. Noi non vogliamo il vostro odio religioso sugli autobus, nelle nostre strade e nelle nostre comunità . Noi non vogliamo che voi diffondiate la vostra intolleranza o rendiate un tormento le vite degli altri a causa del loro abito religioso. Voi potreste non avere fede nel rispetto e nell'amore, ma ce l'abbiamo. E' per questo che non vediamo nè ascoltiamo il vostro odio, noi vi denunceremo. Fine del sermone”. Un messaggio ambiguo firmato peraltro a nome della nazione: la Scozia. Nella campagna, i “bigotti” vengono messi sullo stesso piano di razzisti e “disablists”, termine utilizzato per definire chi ha pregiudizi nei confronti delle persone diversamente abili. 

I precedenti

Non è la prima volta che il governo scozzese, presieduto dalla sostenitrice dei diritti Lgbt, Nicola Sturgeon, adotta decisioni che sembrano andare in direzione contraria al rispetto della libertà religiosa dei cristiani, in particolare di fede cattolica. Solamente pochi giorni fa è emerso il contenuto di un documento inviato alle sedi di polizia in cui la bandiera giallobianca del Vaticano viene inserita in una lista di simboli che se sventolati potrebbero costituire potenzialmente un reato. Nel documento fornito dalla polizia si legge: “Mentre la visualizzazione delle seguenti bandiere non è un reato, di per sé, se volata o mostrata in modo provocatorio o alterata, costituisce una violazione della legge comune o un'offesa ai sensi dell'articolo 38 del Criminale Justice and Licensing (Scotland) Act 2000”. Dunque, alla luce di questa circolare, sventolare la bandiera della Santa Sede, come accaduto in occasione della visita papale nel 2010, può “costituire un reato ai sensi dell'articolo 13 del Terrorism Act 2000″. 

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